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Tentato omicidio a Gaeta, accoltella fratello e compagna: 66enne finisce in carcere

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auto carabinieri

È stato un fatto di sangue che ha sconvolto Gaeta, quello che si è verificato la scorsa settimana. Un uomo ha rischiato la vita dopo essere stato accoltellato dal fratello. Ricoverato in codice rosso al Dono Svizzero di Formia, è riuscito, grazie alle cure dei sanitari, a scampare a conseguenze più gravi e ora è fuori pericolo di vita, con una prognosi di 30 giorni.

I dissapori tra l’aggressore e la compagna del fratello alla base della lite

La lite si sarebbe scatenata tra le mura domestiche, in un’abitazione di via Monte Tortona, dove i due uomini vivevano insieme alla compagna della vittima dell’aggressione. E sembrerebbe, secondo le risultanze investigative, che i problemi siano nati proprio dai cattivi rapporti tra la donna e il fratello dell’uomo raggiunto dalle coltellate.

La richiesta di aiuto alla vicina e la corsa dei Carabinieri

Nelle prime ore del 16 giugno scorso, una coppia ha chiesto aiuto alla vicina di casa che è rimasta scioccata nel vederli ricoperti di sangue. Dato l’allarme ai carabinieri, sono stati i militari della Tenenza di Gaeta ad accorrere sul posto e hanno trovato il 63enne con più ferite di arma da taglio, alcune anche profonde, sua all’addome, sia al braccio sinistro, mentre la donna, una 56enne, aveva escoriazioni nella parte superiore del capo.

Ha utilizzato due coltelli da cucina per ferire il fratello e la compagna

Gli investigatori hanno ritenuto autore dell’aggressione il fratello del 63enne, un 66enne, che impugnando due coltelli da cucina, che sono stati posti sotto sequestro e rinvenuti all’interno di alcuni cassetti dove l’uomo aveva tentato di occultarli, avrebbe ferito la coppia. L’uomo è stato tratto in arresto per tentato omicidio e lesioni personali aggravate ed è stato ristretto presso la casa circondariale di Cassino a disposizione dell’A.G. Per quanto fossero critiche le condizioni dell’uomo ferito e si fosse temuto per il peggio è stato, poi, dichiarato fuori pericolo di vita, con prognosi di 30 giorni, mentre la donna a seguito di specifici accertamenti è stata dimessa con prognosi di 8 giorni.

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