Se verrà lanciato l’allarme incendio dentro la Pineta di Castel Fusano, certo non sarà merito del Campidogli e il sindaco Gualtieri. Dal Comune di Roma, infatti, si è arenata la proposta di Giunta per monitorare l’area naturale con i droni. A metterci una pezza quindi, per amore del territorio, saranno le associazioni attive nella salvaguardia della zona, che proprio guidando il drone monitoreranno il perimetro della famosa area naturale lidense.
Il fallimento di Gualtieri sul piano antincendio di Castel Fusano
Dopo la questione dei bagnini sulle spiagge libere, la situazione dei Cancelli a Castel Porziano e la gestione delle aree verdi, l’ennesimo fallimento firmato Roberto Gualtieri arriva sulla gestione della Pineta di Ostia Lido. La Giunta del Comune non è riuscita a trovare una quadra politica sulla sicurezza del polmone verde lidense, ormai sempre più in balia degli accampamenti abusivi e soprattutto situazioni di grande degrado.
Proprio in virtù di ciò, e considerato come ogni estate Castel Fusano veda forti incendi al suo interno, il Comune di Roma aveva la necessità di trovare una soluzione di monitoraggio aereo di questo spazio naturale. Una proposta, però, che almeno per questo 2023 verrà saltata dall’attuale Amministrazione capitolina.
Dove manca la mano del Campidoglio, ci pensano i volontari
A dover rimpiazzare la presenza del Comune di Roma, per quest’anno, saranno i volontari impegnati nella tutela del territorio. Saranno infatti loro, con speciali permessi per il volo sopra Castel Fusano, ad alzare in area i droni e monitorare che dentro la Pineta non avvengano nuovi incendi, scongiurando così la possibilità di drammatici fuochi come avvenuto negli scorsi anni.
Saltato il progetto per monitorare la Pineta di Castel Fusano
Sulla carta, il progetto per monitorare via aerea l’area della Pineta di Castel Fusano era scritto. Rimane però un dato a Roma: tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare. Dell’azione dei droni e delle immagini satellitari, purtroppo rimarrà solo un pezzo di carta scritto dal Campidoglio. Nel concreto, per quanto le idee fossero avanguardistiche, tutto rimarrà solamente teoria, per la delusione di tanti ambientalisti, fruitori della Pineta e soprattutto cittadini che tengono le case nei pressi dell’immensa area boschiva (si pensi l’Infernetto, Longarina, chi abita su via dei Pescatori e via di Castel Fusano, le abitazioni sul lato dell’area boschiva del lungomare Duilio e Lutazio Catulo.
I mezzi del Comune di Roma al momento
Ma allora, con quali mezzi monitora Roma la Pineta di Castel Fusano? Secondo i dati in nostro possesso, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale si affiderebbe ai sensori e le telecamere situate sopra la Torre di Tumuleti. Tecnologie, però, che verrebbero descritte come “non avanzatissime” e soprattutto non così sofisticate da monitorare precisamente tutto lo spazio naturale lidense.
Foto: Mirta_Santarelli