È stato indetto uno sciopero dei metalmeccanici di tutto il Paese. Manifestazioni che si suddividono in due trance: il primo fissato per venerdì 7 luglio che coinvolgerà le regioni del centro-nord, un secondo lunedì 10 luglio riguarderà il sud della Penisola, compreso il Lazio. Una protesta nella quale i sindacati di riferimento, la Fim, la Fiom e la Uilm vogliono portare all’attenzione pubblica la situazione del settore che ‘è a rischio’. La richiesta è quella che venga rivolta alla categoria maggiore attenzione, ma anche investimenti e soluzioni per crisi d’azienda.
Una protesta per evidenziare lo stato di crisi del settore
A essere in pericolo non sono solo realtà imprenditoriali, ma posti di lavoro. Tanti posti di lavoro. Il tutto dovuto anche alla mancanza di materie prime e al caro energia. E sono diverse le aziende in crisi per le quali si sollecita un intervento istituzionale. La produzione è calata drasticamente in diversi ambiti e si fa sempre più concreto il rischio di chiusure e, quindi, di lavoratori in bilico.
La manifestazione vuole evidenziare le carenze dei metalmeccanici e chiedere aiuto alle istituzioni
Da questa situazione è nata la volontà di organizzare lo sciopero. Una forma di protesta che è finalizzata a garantire il futuro al settore metalmeccanico. E, per riuscire a capire meglio quali sono le vicissitudini del personale impegnato in questo ambito, prima di arrivare alla data fissata per la manifestazione, verranno organizzati incontri, riunioni, confronti con i lavoratori, al fine di comprendere meglio quali sono le carenze e anche quali sono le richieste utili a consentire ai metalmeccanici non solo la sopravvivenza, ma una ripresa. Tutto questo è utile alle sigle sindacali, che si sono rese promotrici dell’evento, per avere le idee chiare su cosa chiedere alla politica e alle istituzioni al fine di riuscire a tirare fuori il settore da questa condizione di impasse.
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