Condannato ieri a 10 anni di carcere, ora il trapper romano Elia 17Baby,al secolo Elia di Genova, rischia nuovi guai con la giustizia. Al centro della vicenda che lo vede ancora una volta protagonista, il tono sprezzante da lui usato nei confronti della vittima. Parole diffuse mediante i social, su alcuni post che non sono passati inosservati alla famiglia che ha poi segnalato i post all’avvocato di parte civile. Ricordiamo che il 26enne è finito in carcere per il tentato omicidio di un 35enne di Sassari, Francesco Piu, pugnalato alla schiena la notte del 14 agosto scorso sulla spiaggia di Marinella. Da quel momento la vittima è finita su una sedia a rotelle.
Gli sprezzanti post del trapper Elia 17 Baby
A seguito della segnalazione dei post da parte dei familiari della vittima all’avvocato di parte civile, quest’ultimo ha provveduto alle azioni di tutela. Come detto, il tono sprezzante del trapper non è passato in secondo piano: “Io ho preso 10 anni e rido, tu piangi“, queste le sue parole in una storia su Instagram. Ma non solo. “Ti aspetto con ansia Jeeg Robot, metti le gomme da pioggia”, parole che alludono chiaramente alla disabilità della vittima. Non manca poi, in sottofondo, musica che richiama a fatti violenti e gesti irrispettosi con il dito medio.
La condanna
Come anticipato, ieri il trapper è stato condannato a 10 anni di carcere per tentato omicidio. Il trapper romano Elia17Baby è stato riconosciuto colpevole di aver tentato di uccidere un 35enne sulla spiaggia di Marinella a Olbia, accoltellandolo alla schiena. Un’aggressione, come anticipato, per la quale la vittima, un uomo di Sassari è ora costretto su una sedia a rotelle. Il pronunciamento del giudice è arrivato pochi giorni fa ed è stata una sentenza che ha colto di sorpresa anche il pubblico ministero che aveva chiesto la condanna dell’imputato a 8 anni. Ora, invece per il trapper potrebbe aprirsi un altro capitolo della vicenda.
Arrestato per aver accoltellato un uomo, resta in carcere il trapper Elia 17 Baby