Gli attivisti hanno deciso di manifestare, stamattina, in piazza Venezia a Roma, il loro dissenso per la proclamazione del lutto nazionale, a causa della morte di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno scorso nell’ospedale San Raffaele di Milano. Striscioni e microfono alla mano hanno sottolineato: ‘Il lutto nazionale viene proclamato per una persona che ha causato danni incalcolabili al nostro Paese. È quasi impossibile farne l’elenco completo’. E come se non bastasse anche uno striscione sul quale si legge: ‘Oggi non siano in lutto. Siamo in lotta’.
Attivisti in protesta: ‘Oggi non siamo in lutto. Siamo in lotta’
Gli attivisti sono arrivati in piazza Venezia stamattina, mercoledì 14 giugno, alle 9 e hanno esposto il cartello di protesta contro il lutto nazionale proclamato per la morte del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. ‘ Un Paese – si vede dal video realizzato da FanPage – in cui ci sono stati 41 femminicidi solo nel 2023, 14 morti per disastro climatico in Emilia Romagna, e quasi 500 morti in mare uccisi dalle frontiere, 85 suicidi in carcere nel 2022. Di queste morti, di cui lo Stato – proseguono gli attivisti – è primo responsabile ci si cura molto poco nella forma pubblica e simbolica, il lutto nazionale viene invece proclamato per una persona che ha causato danni incalcolabili al nostro Paese’. Sono andati avanti per un po’ di tempo su questa scia gli attivisti citando alcuni dei presunti danni provocati dall’ex Premier.
L’arrivo delle forze dell’ordine che hanno interrotto la manifestazione e identificato i promotori
Sono andati avanti ad esprimere il loro dissenso i manifestanti finché non sono intervenute le forze dell’ordine. In breve, infatti, sono arrivati gli agenti di Polizia e gli uomini dei Carabinieri che hanno rimosso gli striscioni, identificato gli attivisti, erano in tutto 8, e li hanno accompagnati in Commissariato Trevi Campo Marzio. Intanto è nel pomeriggio di oggi che verranno celebrati i funerali di Stato di Silvio Berlusconi alle 15 presso il Duomo di Milano.
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