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Contrae il diabete dopo l’anti papilloma virus: il caso della 12enne finisce davanti alla Consulta

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Ha contratto il diabete mellito dopo essere stata sottoposta alla terza dose di vaccino per il papilloma virus. Protagonista è una 12enne, i cui genitori hanno fatto causa al ministero della Salute, come riporta La Repubblica. La questione, inizialmente, era stata presentata davanti al Tribunale di Tivoli che, però, sei anni fa, si è pronunciato con il rigetto della richiesta di risarcimento danni formulata dai familiari dell’adolescente, non ritenendo provata la relazione tra vaccino e malattia.

Il giudice d’Appello ritiene che la 12enne abbia diritto al risarcimento danni

Eppure la Corte d’Appello non ha condiviso la posizione assunta dal giudice di primo grado, anche grazie alle risultanze della consulenza tecnica d’ufficio. Ma a ostacolare il risarcimento danni della ragazzina ci sarebbe la legge numero 210 del 1992 che regolamenta proprio il riconoscimento di un indennizzo ai soggetti danneggiati in modo irreversibile da vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderivati infetti. Il problema evidenziato sta nel fatto che quando si parla di vaccinazioni non ci si riferisce all’anti papilloma virus, in quanto si tratta di un vaccino non obbligatorio, ma facoltativo. Una scelta che, secondo la disposizione normativa, non darebbe diritto all’indennizzo. Sul caso è intervenuta la Consulta, investita proprio dal giudice d’Appello.

La Consulta viene investita del caso e si sofferma sulla campagna mediatica

A finire sotto esame è la campagna mediatica che, quando la 12enne è stata sottoposta ad anti papilloma, sollecitava una copertura vaccinale che doveva raggiungere il 95 per cento della popolazione interessata. Un punto quest’ultimo che è stato sottolineato non solo  dall’avvocato della ragazzina, ma anche dal giudice di secondo grado che ha voluto portare la vicenda davanti alla Consulta perchè si pronunciasse sul caso. E quest’ultima ha concordato sul fatto che i singoli tendano naturalmente a fidarsi e ad affidarsi alle campagne di informazione, soprattutto quando riguardano argomenti delicati come la salute.

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