Casa di riposo da horror, quella dov’è deceduta recentemente un’anziana signora. La donna sarebbe morta dopo esser rimasta incastrata nel letto, senza che nessuno nella struttura si accorgesse dell’episodio. Una morte che ha portato alla condanna due persone: l’infermiere che doveva sorvegliare l’area dove era situata la donna, oltre al proprietario della struttura per la Terza Età.
Anziana rimane incastrata nel letto della casa di riposo
La struttura incriminata, presente nel Comune di Poggio Moiano in provincia di Rieti, vedeva la presenza di quest’anziana nonnina, che per motivi di salute non era più autosufficiente. L’incidente sarebbe avvenuto durante la notte, quando la signora sarebbe scivolata in un’intercapedine del suo letto, che non disponeva di cuscini o protezioni. La donna, nonostante nella notte avesse provato a richiedere aiuto probabilmente arrivando a urlare, non è stata udita dall’infermiere che era di servizio nel momento dell’incidente. Una condizione che, nel giro di poco tempo, l’avrebbe portata alla morte per gli sforzi e il dolore.
Le condanne per l’incidente
Riguardo alla morte dell’anziana signora, che al momento del decesso aveva novant’anni, sono arrivate le prime due condanne in primo grado: sia per l’infermiere di turno, che per il proprietario della struttura. Dalle perizie emerse dalle indagini, il corpo della donna finì tra il materasso e le barre di contenimento. Un incidente che, colpevoli i soccorsi in ritardo, portarono al decesso della nonnina. I condannati, un 54enne campano e un 45enne romano, dovranno scontare un anno e sei mesi e un anno e tre mesi di reclusione. L’infermiere, ha visto respingere la richiesta di assoluzione dai drammatici fatti avvenuti.
Il ritrovamento del cadavere
Secondo le ricostruzioni dell’incidente occorso, la donna sarebbe caduta dal letto, probabilmente nel sonno, intorno alle 4.30 del mattino. Il suo corpo, già senza vita, sarebbe però stato ritrovato a diverse ore di distanza, ovvero le 6.10 dello stesso giorno. Secondo l’autopsia, la morte è sopraggiunta per “asfissia da compressione toracica”.
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