Ieri sera, intorno alle 18.30, due equipaggi della Squadra Volanti della Questura di Latina, sono intervenute all’interno del parcheggio incustodito ubicato nel parco San Marco, in quanto era stato segnalato un uomo riverso a terra che, poco prima, era stato aggredito da più persone.
In effetti, una volta giunti sul posto, gli Agenti potevano constatare la presenza di una persona sanguinante, con il volto tumefatto e con difficoltà a camminare, al quale prestavano i primi soccorsi in attesa del personale medico del 118, che giungeva subito dopo. Un connazionale dell’aggredito riferiva agli operatori di polizia che, poco prima, erano stati entrambi minacciati da due persone di loro conoscenza, armate di una bottiglia di birra e di un grosso bastone, i quali rivendicavano il diritto ad esercitare l’attività di parcheggiatori (abusivi) all’interno di quel piazzale.
Il testimone, proseguendo nel racconto affermava di essere riuscito a scappare, mentre il suo compagno era stato raggiunto dagli aggressori e selvaggiamente malmenato, fornendo una dettagliata descrizione degli autori del pestaggio con l’indicazione della via di fuga. L’immediata perlustrazione della zona consentiva di individuare, poco dopo, i due malviventi all’interno dell’abitazione, oramai abbandonata, dell’ex custode del mercato rionale di piazzale delle Regioni; gli stessi, una volta vistisi scoperti, hanno opposto una ferma resistenza scagliandosi con violenza contro gli Agenti per evitare di essere bloccati.
A nulla sono valsi, comunque, i loro tentativi di fuga. I fermati, condotti in Questura sono stati identificati per CANALI Fabio, nato il 13.5.1969 in Germania e PRIMITIVO Amedeo, nato il 28.4.1970 a Latina, pluripregiudicati, già conosciuti alle forze dell’ordine come parcheggiatori abusivi. Successivamente, i due stranieri confermeranno che si trovavano all’interno di quel parcheggio per racimolare qualche spiccio facendo parcheggiare le autovetture, cosa che evidentemente ha scatenato le ire di PRIMITIVO e CANALE.
Dopo le formalità di rito le due persone venivano arrestate per tentata estorsione, lesioni personali, resistenza e violenza a P.U.ed associati, come disposto dalla competente Autorità giudiziaria, presso la locale Casa Circondariale. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.