Dopo le botte alle borseggiatrici alla Metro A di Roma, i pendolari della tratta provano a difendersi come possono davanti ai molteplici furti che ogni giorno avvengono sulla linea che attraversa il Centro Storico romano. Davanti le “mani legate della sicurezza”, più di qualche pendolare sta prendendo il coraggio di avvertire le vittime quando vedono l’assalto di qualche borseggiatore, nella speranza di non venir accerchiato dalle violente ragazze che mettono le mani nelle tasche, borse o zaini.
Dove la giustizia latita, il pendolare della Metro A prova a difendersi
Il sistema che dovrebbe difendere il cittadino, e quindi l’utente ATAC, da questi furti, pare andato in loop. Non solo donne nomadi che non scontano nessuna pena “perché in gravidanza o perché lo fanno per sfamarsi”, ma gli stessi volti che ormai da un decennio colpiscono puntuali tra linea “A” e “B”, nel triangolo Termini – Basilica San Paolo – Ottaviano. Resta che oggi l’unico alert contro i furti sono gli stessi pendolari, che già in passato per eccesso di buon senso e altruismo, segnalarono tentati furti venendo poi pesantemente picchiati sulle banchine della metropolitana e riempiti di sputi.
La guida Facebook contro le borseggiatrici
Girare sui gruppi Facebook legati al servizio ATAC o quelli dei quartieri interessati dalla presenza delle borseggiatrici (Esquilino, San Paolo, Ostiense, Centro Storico e Prati), ha attivato anche alcuni utenti a scrivere post per provare a evitare di diventare vittima di queste ragazze. In queste community digitali si trovano dai semplici consigli come “tieni la borsa attaccata al corpo”, fino agli avvistamenti di queste malviventi sulla Metro A e B di Roma. Persone che, sì, saranno pure avvisate, ma non risolvo il problema alla base: nella Roma del Giubileo 2025, bisogna aver paura a viaggiare sui mezzi pubblici, in particolare su ferro, della Città per il rischio di essere derubato.