Roma. Non solamente lui, ma anche i suoi parenti sarebbero stati raggirati. E ancora: oltre un centinaio di dipendenti ed ex dipendenti capitolini, ai quali aveva promesso di reperire biglietti delle grandi stelle del Rock a Roma. Biglietti d’oro, con prezzi scontanti e mai consegnati, e che avrebbero raggiunto in totale la cifra di 50mila euro, stime tra l’altro provvisorie, e mai consegnati dopo l’incasso. La notizia è riportata anche da il Messaggero.
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Truffe dei biglietti al circolo Cral di Roma
Ma chi è l’artefice? Al Cral del Comune di Roma, un’ex impiegata, licenziata dopo i fatti e denunciata alla magistratura, a quanto pare ha organizzato una truffa che sta generando un grande sconcerto tra gli oltre 6.000 dipendenti comunali ed anche ex dipendenti. Una vicenda che ha addirittura costretto i vertici del Circolo ricreativo assistenziale dei lavoratori a postare un messaggio sui loro canali ufficiali: per eventi ricreativi, quali spettacoli, concerti ed iniziative culturali: ”il Cral non risponde di chiamate da numeri e persone non espressamente autorizzati dalla nostra associazione”.
La scoperta sconcertante
Tra i tanti servizi proposti, tra cui sconti per ristoranti gourmet, vacanze a prezzi popolari, consulenze gratuite e altro, l’ex addetta aveva pensato bene di aggiungere un ulteriore servizio, del quale non era a conoscenza neppure il presidente del Circolo ricreativo stesso: ”L’ho scoperto alla fine dell’anno scorso, quando decine e decine di nostri iscritti mi hanno chiesto indietro i soldi per i biglietti che avevano comprato. Sono rimasto di sasso, anche perché questo servizio noi non lo forniamo. E ancora oggi sono sconcertato, visto che in molti stanno disdicendo l’iscrizione”. La notizia è stata resa nota anche dal capogruppo capitolino della Lega, Fabrizio Santori: ”Il caso è sorprendente, perché queste truffe vengono fatte utilizzando il marchio del Comune, sfruttando la buona fede di dipendenti ed ex dipendenti. Viene da chiedersi se il Campidoglio vigili su tutti questi enti che sono direttamente o indirettamente collegati al Comune”.
La dinamica
Una truffa semplice, ma ben orchestrata: durante il lockdown la donna avrebbe iniziato a contattare i soci del Cral per chiedere loro se erano interessati ad acquistare biglietti dei concerti. A chi acconsentiva, chiedeva però di anticiparle i soldi. Soldi anticipati, intascati, e biglietti mai visti. Intanto, i primi truffati sarebbero stati risarciti dal Cral stesso, nonostante si sia dichiarato estraneo ai raggiri.
(Foto in copertina di Foto da Cral Dipendenti Roma Capitale, Facebook)
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