Per giugno 2023, arrivano delle importanti scadenze fiscali. Tra le date da ricordarsi assolutamente, c’è lo step della “pace fiscale” e l’IVA. Tra le date cruciali per il mese di giugno, sul calendario serve obbligatoriamente segnare due importantissime date: il 16 e il 30 giugno 2023. Se dovessimo individuare una terza data da tenere bene in mente, si deve includere anche il 20 giugno.
Le scadenze fiscali per giugno 2023
Nonostante l’arrivo dell’estate, non si esauriscono gli adempimenti da tenere in conto per questo periodo. Impegni che, vista la vastità di date da tenere a mente, rischiano di ingorgare il nostro calendario fiscale. Tali impegni, infatti, interesseranno le società italiane, i lavoratori autonomi e i dipendenti di una determinata realtà, che saranno tenuti a prestare molta attenzione alle varie scadenze programmate lungo tutto il mese prossimo di giugno 2023. Periodo che già vede diverse date da tenere a mente.
Le scadenze periodiche di giugno 2023
Per quello che concerne gli adempimenti IVA, entro il 16 giugno 2023 dovremo far fronte a:
- liquidazione e versamento Iva mensile, i contribuenti Iva mensile devono effettuare i versamenti per le operazioni compiute nel mese di maggio, si deve naturalmente utilizzare il modello F24 e il codice tributo 6005;
- rata del saldo Iva 2022: i contribuenti che per il periodo di imposta 2022 hanno scelto il pagamento a rate del saldo derivante dalla dichiarazione annuale e hanno provveduto al pagamento della prima rata entro il 16 marzo 2023, devono versare la 4° rata maggiorata dell’interesse dello 0,33% mensile (l’importo della presente rata dovrà quindi essere maggiorato dello 0,99%). I codici da utilizzare per il versamento sono:
6099 – Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale;
1688 – Interessi pagamento dilazionato imposte erariali.
Le scadenze per i datori di lavoro
Nel mese di giugno 2023, ci saranno importanti scadenze anche per i datori di lavoro:
- le aziende agricole devono versare i contributi trimestrali per i dipendenti a tempo determinato, indeterminato e per i compartecipanti. Si tratta dei contributi relativi al 4° trimestre del 2022;
- devono versare i contributi Inps anche gli altri datori di lavoro, ma in questo caso di contributi relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente;
- sempre entro il 16 giugno i sostituti di imposta (principalmente datori di lavoro) devono versare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate ai dipendenti, nel mese precedente, in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.