Roma. A distanza di quattro mesi dai terribili fatti che causarono la morte di un neonato, ecco che arrivano gli esiti degli accertamenti effettuati dal consulente individuato dalla Procura. Oltre all’incommensurabile dolore della famiglia, la vicenda aveva aperto l’ampia quanto delicata questione del post parto, momento in cui spesso le neo mamme non sono sufficientemente sostenute, con il rischio che possano comprensibilmente cedere alla stanchezza e a tutto quello che comporta.
Neonato morto al Pertini: funerali in ritardo perché il piccolo non era registrato in ospedale
Neonato morto al Pertini schiacciato dal peso della mamma
I fatti risalgono all’8 gennaio scorso. Siamo presso l’ospedale Pertini quanto un neonato è morto schiacciato sotto il peso della mamma che, dopo le fatiche del travaglio, era crollata in pesante sonno, non rendendosi conto di quanto stesse accadendo. Al suo risveglio l’atroce dolore che poco prima aveva lasciato il passo ad un’ indescrivibile gioia, spazzata via in una manciata di minuti. La vicenda ha scatenato un ampio dibattito facendo riflettere su come, troppo spesso, le madri streamate dal parto si ritrovino sole in stanza con il proprio piccolo non riuscendo a sostenere il peso di una tale situazione. Sul caso sono stati poi effettuati tutti i dovuti accertamenti così da fare chiarezza sull’amara vicenda, nonché attestare eventuali responsabilità. Oggi gli esiti delle verifiche effettuate appaiono chiari.
Nessun colpevole
Per la morte del neonato avvenuto all’ospedale Sandro Pertini di Roma lo scorso 8 gennaio non ci sono colpevoli. Inoltre, il decesso del piccolo non era prevedibile. Questo il verdetto stabilito dal consulente nominato dalla Procura che ha analizzato le cartelle cliniche e poi ha ascoltato il personale, i medici e gli infermieri in servizio nel reparto in cui si effettua la pratica del rooming, che consiste nel lasciare da subito il neonato in stanza con la mamma. Ascoltate anche le neo-mamme presenti nel nosocomio nel momento dei fatti.
Neonato morto al Pertini, i genitori presentano un esposto in Procura: ‘Nessuno ci ha aiutati’