Una morte passata sotto silenzio e sotto la generale indifferenza. Protagonista della vicenda una signora anziana, deceduta su una barella del pronto soccorso di Chieti senza che nessuno se ne accorgesse. A rivenire il corpo senza vita della madre è stato il figlio che le stava facendo visita. L’anziana aveva 82 anni, soffriva di un’insufficienza renale ma – stando ai familiari – la patologia non era così grave da ucciderla.
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L’arrivo in ospedale, le dimissioni e l’aggravamento delle condizioni di salute
I fatti risalgono allo scorso 8 maggio, quando l’anziana era entrata nel reparto di emergenza del nosocomio per essere dimessa la sera stessa. Tuttavia, il giorno seguente le sue condizioni si erano, purtroppo, aggravate. Quadro che aveva reso necessario il ricovero della donna. A raccontare gli ultimi. drammatici istanti dell’anziana, la nuora: “Mia suocera aveva un prolasso uterino, dal pronto soccorso ci hanno trasferiti in ginecologia, dove dopo quasi due ore di attesa, è stata effettuata una visita, con tanto di prescrizioni di farmaci e dimissioni finali”. Ma il giorno dopo la situazione è peggiorata. Chiamato il 118, dopo delle iniziali reticenze da parte del personale sanitario, l’82enne è stata condotta in ospedale dove, adagiata su una barella, lamentava dolori per delle fitte continue. Un grido di dolore, il suo, rimasto inascoltato, complice anche il fatto che il corridoio del nosocomio era pieno di malati.
Il decesso
Su quella barella la donna vi è rimasta per tre lunghi giorni. Vomito, febbre, dolori, questi alcuni sintomi da lei manifestati ma che purtroppo sono passati in sordina. Poi, il 13 maggio scorso il triste epilogo. Intorno alle 19.30 il figlio è andato a trovare la madre trovandola esanime. Uno scenario che un figlio non vorrebbe mai vedere, eppure è accaduto. Ora, sul corpo della donna è stato effettuato l’esame autoptico, i cui risultati si conosceranno tra un paio di mesi.
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