Roma. Il nome da classificazione scientifica sarebbe Chelydra serpentina, ma per noi del popolo è meglio nota come ‘tartaruga azzannatrice’, come quella che è stata trovata in un giardino privato di Capena, Comune alle porte di Roma. Il padrone di casa l’ha subito individuata e, rendendosi conto dei suoi tratti ‘esotici’, non convenzionali per una testuggine tradizionale, l’ha subito segnalata, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
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La segnalazione e la cattura della tartaruga alle porte di Roma
Dopo la segnalazione dell’uomo, che si era subito reso conto di avere a che fare un esemplare non proprio consueto, ecco che sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di Capena e i Carabinieri forestali di Sant’Oreste che hanno a loro volta convocato il naturalista ed etologo Andrea Lunerti per portare a termine in modo corretto il recupero. Giunto anche lui sul posto, l’esperto ha subito riconosciuto la tartaruga azzannatrice e con tutte le precauzioni necessarie alla sua salvaguardia, l’ha catturata. Le sue condizioni sono ottime, in buona salute, l’esemplare ha due anni, con un carapace di ben 27 centimetri.
Parla l’esperto: ”Attenzione, può mordere”
Quando si ha a che fare con una specie di tale genere, ovviamente, data la sua reputazione e il suo nome, il consiglio è sempre quello di “non tentare di catturarla”, soprattutto con le mani nude. Nel caso specifico è stato sufficiente l’impiego di un secchio. Per i civili, invece, sarà necessario chiamare il 112 e inviare le foto per il riconoscimento. “Facciamo attenzione ai bambini che non le tocchino e cerchiamo di non perderla di vista in attesa che arrivino le autorità”, ha spiegato Lunerti. L’esperto, secondo quanto appreso, la terrà in custodia sino a quando non verrà individuato un centro adatto al recupero, oltre che alla gestione di un tale particolare esemplare. Ricordiamo, con l’occasione, che la sua detenzione da parte dei privati è assolutamente vietata, così come stabilito in modo rigoroso da Decreto del ministero dell’Ambiente che risale al 1996.
Un morso letale e pericoloso per l’uomo
Non a caso, perché la Chelydra serpentina è tra le specie considerate pericolose per la salute e la pubblica incolumità. Le sue caratteristiche sono la velocità e la potenza del morso: la forza della sua mascella ha tra i 208 e i 226 Newton. Insomma, meglio non farsi prendere dalla curiosità empirica di testare il fenomeno.
(Foto in copertina di Mara Magazzeno, Facebook)
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