Un fallimento lungo 40 anni quello dell’ex patron della Lazio, Umberto Lenzini. Una durata che ha indotto i suoi tre nipoti a chiedere spiegazioni per mezzo di un esposto denuncia presentato alla Guardia di Finanza, ma indirizzato alla Procura della Repubblica di Roma. Vogliono sapere a che punto è la procedura e come mai sia ancora aperta.
I tre nipoti chiedono le ragioni di un fallimento lungo 40 anni
L’imprenditore aveva un debito di 500mila euro, ma aveva crediti per 6 milioni di euro. Questo raccontano i tre nipoti dell’ex presidente biancoceleste che ora, come riporta Il Messaggero, chiedono alla Procura di valutare “gli eventuali profili di illiceità penale dell’ingiustificato e immotivato perdurare» della procedura fallimentare”. Tutto questo sarebbe costato nel tempo spese processuali, professionali e peritali sui quali ora gli eredi chiedono chiarimenti.
Gli eredi pensano che il patrimonio del nonno sia stato lapidato
Una istanza che passa attraverso il sequestro conservativo del fascicolo relativo al fallimento chiesto dall’avvocato di Lorenzo, Carlo e Andrea Lenzini. Negli anni si sono susseguiti tre curatori fallimentari, ma allo stato attuale i tre nipoti dell’ex patron della Lazio non riescono a capire a che punto sia il procedimento. Hanno avuto solo modo di constatare che ci sono “provvedimenti di liquidazione di compensi – dichiara uno dei legali dei tre eredi – dei quali vorremmo avere contezza”. Carlo, Andrea e Lorenzo Lenzini ritengono che, negli anni “il patrimonio sia stato lapidato”.
Chi è stato Umberto Lenzini
Umberto Lenzini è un personaggio molto noto, soprattutto tra i tifosi biancocelesti. È stato un imprenditore, un dirigente, un calciatore statunitense naturalizzato italiano, che ha giocato nel ruolo di difensore e centrocampista. È stato il presidente della Lazio e il suo primo campionato da presidente, quello del 1965-66, si risolse in una salvezza nelle ultime giornate, anche se non riuscì a evitare la retrocessione in serie B la stagione successiva. Nel 1969 fece gli acquisti che si rivelarono essere tra i più importanti della sua gestione e della storia recente della squadra, quelli di Giorgio Chinaglia e di Giuseppe Wilson che vinse lo scudetto nella stagione 1973-1974. Rimase in carica fino al 1980. Ma Lenzini è stato anche un imprenditore di successo che edificò l’area nord occidentale della capitale: Valle Aurelia e Pineta Sacchetti, all’epoca ancora deserte.
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