Il parroco aveva optato per due diverse celebrazioni che da una parte vedevano la presenza di quaranta bambini e dall’altra, unicamente quella del loro compagno autistico, che è stato escluso dal poter fare la Prima Comunione insieme ai propri amichetti. La vicenda che vede protagonista la comunità cattolica di Silvi, un paesino della provincia di Teramo, si conclude con le scuse della parrocchia e del vescovo della città, nonché l’invito a Roma da Papa Francesco.
Il ragazzino autistico escluso della cerimonia della Prima Comunione
Un atto ritenuto discriminante dai genitori, causato dalla caduta accidentale di un cero durante le prove della cerimonia: “Per la stanchezza mio figlio ha manifestato insofferenza e non siamo riusciti a tenerlo fermo. Il parroco allora mi ha espresso al sua contrarietà a far fare la prima comunione a mio figlio insieme agli altri, dicendo che sarebbe stato possibile farla in separata sede. A quel punto non ho saputo come replicare e sono andata via interdetta”, queste le parole della madre del ragazzino.
La solidarietà degli altri genitori
Ora, è lo stesso sacerdote che aveva escluso il ragazzino ad invitarlo a Roma per far visita al Santo Padre il prossimo 17 giugno. La vicenda, poco piacevole, si conclude dunque con tante scuse e la solidarietà da parte degli altri genitori per quanto accaduto non è tardata ad arrivare. Anche quest’ultimi, infatti, sono rimasti senza parole quando hanno saputo che il compagno dei loro figli era stato “confinato” in una seconda cappella, quella del Santissimo Salvatore che si trova a 5 chilometri di distanza dalla loro comunità religiosa e che dunque sarebbe stato da solo nella celebrazione della Prima Comunione.
L’invito a Roma
Come dicevamo, oltre le scuse arriva anche l’invito a Roma dal Santo Padre. Papa Bergoglio aspetta il protagonista di questa disavventura nella sala Paolo VI il prossimo 17 giugno. Tra le 7mila persone attese, ci sarà anche lui. Si conclude quindi con un lieto fine quest‘amara vicenda che i genitori del ragazzino non dimenticheranno facilmente.
Cerimonia separata e senza gli amichetti per il bimbo autistico, i genitori: “È stato discriminante”