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Barbara Alberti, chi è il marito Amedeo Pagani: età, lavoro, oggi e figli

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Chi è Amedeo il marito di Barbara Alberti

Tutto pronto per il classico appuntamento pomeridiano di Rai 1 con Da noi a ruota libera, la trasmissione condotta, come sempre, da Francesca Fialdini. Tra gli ospiti di oggi ci sarà anche la scrittrice italiana Barbara Alberti. Racconterà di sé a cuore aperto e parlerà anche dell’ex marito Amedeo Pagani. Ma conosciamolo meglio: ecco cosa sappiamo di lui e della fine del loro amore.

La vita privata di Barbara Alberti

Barbara Alberti è stata sposata con il produttore e sceneggiatore Amedeo Pagani, con il quale ha avuto due figli: il primo è nato nel 1975. Il primogenito è  il giornalista Malcom Pagani, e la secondogenita è Gloria Samuela Pagani, che nella vita è arabista. Tra l’altro, Barbara Alberti è stata iscritta al Partito Radicale e sappiamo che è atea. Nella sua vita si è innamorata anche di tante donne, ed è convinta che “Le donne siano perfette per le altre donne” nonostante tutte le sue esperienze non siano andate molto bene. “Ho tanti amori platonici femminili: ho tante amiche bellissime e le amo tutte” ha raccontato.

Chi è Amedeo Pagani: età, lavoro, figli

Amedeo Pagani è nato in Etiopia nel 1940 e ha 83 anni. Anche lui ha lavorato tutta la vita nel mondo del cinema: ha iniziato la sua carriera all’inizio degli anni ’70 come scrittore e sceneggiatore. La carriera è andata a gonfie vele e alla fine degli anni ’80 ha esordito come produttore cinematografico. Ha fondato una casa di produzione negli anni 2000 dal nome Classic Film, con cui ha sempre voluto sostenere il cinema d’autore, intellettuale e lontano dal mondo pop. 

La fine dell’amore

Barbara Alberti, che vanta oltre 30 libri scritti, e il marito Amedeo si sono lasciati più di 35 anni fa. Hanno deciso di continuare a vivere sotto lo stesso tetto, hanno semplicemente diviso gli appartamenti. Oggi tra loro c’è un’amicizia sincera e affettuosa. Ha raccontato lei alla stampa: “In fondo stiamo bene così. Viviamo di fatto in due appartamenti separati, però ci ritroviamo per fare cose che ci piacciono. Per dire, io gli leggo libri. Insieme abbiamo riletto quasi tutto Steinbeck. Ci siamo appassionati a Platonov. La lettura condivisa è una forma di affetto”. Inoltre, non ricordano nemmeno se siano divorziati oppure no: “Boh, non ce lo ricordiamo, ma se avessimo divorziato me lo ricorderei. O almeno ricorderei la trafila legale”, ha dichiarato lei.

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