Continuano le storie sulla Madonna di Trevignano, con Gisella Cardia che oggi ci racconta di un incontro “paranormale” con Satana. Verità oppure ennesima bufala venduta ai creduloni? Al pubblico spetterà esprimersi, ma oggi andremo a raccontare anche questa avvincente storia dalle tinte horror. Infatti, a “Porta a Porta” la santona ha pubblicamente denunciato di “essere stata aggredita dal Demonio”.
L’aggressione di Satana alla santona della Madonna di Trevignano
Il diavolo sempre perseguitare da anni Gisella Cardia, creando l’ennesima tegola nella vita della santona dopo i guai con la Giustizia italiana. Da quello che racconta la veggente, Satana proverebbe a ucciderla da tempo. In una delle tante occasioni dove gli ha riservato delle aggressioni a sorpresa, addirittura avrebbe “provato a strangolarla, lasciandole le tracce delle proprie mani sul collo”. Una scena che, casualità, avrebbe osservato il marito, che trovò la propria moglie in un bagno e sollevata dal suolo di un metro e mezzo, mentre delle mani provavano a strangolarla.
La nascita da morta di Gisella Cardia
In un racconto che sembra prendere sempre più le pieghe di “Silent Hill”, la storia funesta della Cardia non si ferma. La santona, all’interno dello studio di Bruno Vespa, ha affermato di “essere nata morta e depositata, senza vita, su una lastra di marmo. Con il cuore fermo e non respirando, d’improvviso la vita si sarebbe introdotta in lei”. Vita che, come sappiamo, oggi l’accompagna all’interno delle dinamiche della Madonna di Trevignano. Fenomeni del quarto tipo, oppure l’ennesima storia per parlare davanti alle telecamere?
Il Vaticano smentisce Gisella Cardia
Le storie, di grande impatto emotivo per tante persone che vivono in Italia, cambieranno il parere del Vaticano sulla santona? È una domanda lecita, specie se gli ambienti vaticani hanno sempre tenuto il massimo segreto sui casi di esorcismo. Potrebbero però sbilanciarsi sulla Cardia, considerato come hanno già valutato come “falso” ogni fenomeno paranormale annunciato dalla santona. Farlo non tanto per ammettere l’esistenza del Diavolo, quanto invece per evitare che altri fedeli caschino nelle truffe della donna.