STABILIZZAZIONI, IL COMUNE RISPONDE AI SINDACATI
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Dopo la nota inviata dai sindacati in riferimento alla proposta di stabilizzazione dei precari da parte del Comune, è la stessa Amministrazione a rispondere alla polemica scaturita. A parlare è direttamente Gianluca Gerosa, city manager del Comune di Pomezia, il quale vuole precisare che “la proposta siglata dall’amministrazione comunale di Pomezia relativamente alla questione delle stabilizzazioni è stata contestata dai sindacati, ma con gli stessi era stata trattata più volte a partire dal 2008, quindi in epoca senza dubbio lontana dalle prossime elezioni amministrative. La volontà di stabilizzare il personale rispondente ai requisiti trascritti nei vari accordi è stata peraltro più volte ribadita dalla stessa amministrazione e testimonianza ne sono le due delibere – una di giunta l’altra di consiglio comunale – aventi ad oggetto proprio la situazione del personale comunale precario, realizzate tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011”. Alle accuse di opportunismo, quindi, Gerosa risponde piccato. “La denuncia dei sindacati risulta offensiva nei confronti dell’impegno che l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato e certamente non solo a parole nei confronti del futuro dei lavoratori precari ai quali è necessario dare risposta nel pieno rispetto della legalità, condizione che ovviamente l’amministrazione non può e non intende derogare. Appare evidente la strumentalizzazione effettuata dalle sigle che non si sono dichiarate d’accordo con l’indirizzo dell’amministrazione per fini diversi da quelli dell’equanimità e della garanzia dei diritti dei giovani che l’Amministrazione, viceversa, vorrebbe poter garantire e premiare”. Il Direttore Generale fa poi riferimento al testo allegato al verbale della riunione del 30/03/2011. “La proposta dell’Amministrazione intende essere una manifestazione di volontà, che deve per forza essere vidimata ed avvalorata dalle necessarie verifiche finanziarie e di legge. Nessuno ha chiesto ai rappresentanti sindacali di avvalorare una procedura illecita o non possibile per legge o per capienze finanziarie. Si è voluto semplicemente poter arrivare ad una condivisione di obiettivi con le sigle sindacali, che però, ancora una volta, hanno dimostrato una pericolosa miopia programmatica. In ogni caso l’Amministrazione sta procedendo nelle Sedi opportune per verificare le possibili strade da intraprendere per rendere possibile quanto rappresentato, ovvero per poter riconoscere ai lavoratori che stanno da diverso tempo collaborando con il Comune il giusto riconoscimento del loro lavoro e del loro apprendimento, nel rispetto delle regole ma a tutela dei loro diritti”.