Se è vero che si tratta di uno dei musei più importanti del Lazio, constatiamo dispiaciuti che non è tenuto poi così bene: muffa sui muri, intonaco scrostrato e scale interdette che impediscono di apprezzare il colpo d’occhio dall’alto. E nonostante questo il Museo delle Navi di Nevi è da visitare.
Per raggiungere Genzano e poi scivolare verso il Museo delle Navi di Nemi, una qualsiasi famiglia che voglia un pomeriggio diverso, impiegherà un’oretta: dalla costa ai castelli ci saranno circa 30 chilometri di distanza. Arrivati a Genzano e proseguendo sulla strada che porta a Nemi, troverete le indicazioni per il Museo delle Navi: occorre salire per via Garibaldi a sinistra e poi, alla rotonda, prendere la seconda uscita su una strada che declina verso il lago.
Il famoso specchio di Diana si aprirà alla vostra destra. Un colpo d’occhio molto suggestivo. Il Museo delle Navi è l’edificio rosso alla fine della discesa. Costruito con il solo impianto fascista, era stato pensato per accogliere le navi di Caligola e doveva essere simile ad un arsenale navale. E così è ma non conoscendo i pregressi sulla struttura del museo, è difficile apprezzarne la fattura.
Caligola, eccentrico imperatore romano, si è distinto per una serie di innovazioni normative, per esempio l’abolizione del reato di lesa maestà. Iniziative che l’hanno reso ostile al Senato. Sono stati proprio i senatori a condannarlo alla damnatio mortis dopo l’avvelenamento, facendo scivolare sul fondo del lago, quelle che possiamo considerare a ragione le prime navi da crociera del mondo.
Un filmato disponibile nel museo racconta tutto il recupero delle opere navali in questione spiegando che durante la seconda guerra mondiale le navi vere e proprie sono state bruciate. Nel museo ci sono i resti che erano stati spostati prima dell’incendio e altre opere che consentono di apprezzare genio e follia di Caligola e qualcosa in più sull’arte antica.
Completare la visita al museo (o farla precedere) con una passeggiata intorno allo specchio di Diana, il lago di Nemi, è ideale! Sulla spiaggetta alla fine asfaltata del versante orientale, dove si può giungere anche in macchina (45 minuti a piedi con i bambini dal museo), si possono osserevare a riva diversi esemplari di uccelli acquatici: germano reale, oca selvatica e folaca.
