“Lo so che non si scrive qui ma ho deciso di chiudere la mia vita porto con me (la cagnetta) sul ponte Mauretta, c’è un limite al dolore che non si può sopportare . Grazie a chi ogni tanto mi ha mandato un abbraccio”. Poche parole scritte rapidamente sul suo profilo Facebook senza punteggiatura, sono bastate a far partire il tam tam tra gli animalisti. La conoscevano bene quella ragazza bionda e magra dal nome straniero che amava farsi ritrarre con la sua anziana quattrozampe sempre al fianco. Forse solo un grido di dolore, una richiesta d’aiuto inviata a quegli amici che – come ha dichiarato uno di loro in un post pubblicato 8 ore fa sul suo profilo – non si preoccupano solo degli animali, ma anche delle persone in difficoltà.
Il suicidio annunciato su Facebook
E a Sara, (nome di fantasia) che si autodefinisce antipatica fredda arrogante, con il cuore sigillato, i social hanno salvato la vita. “E’ salva – annuncia esultante Max – Grazie a Dio e grazie a voi! E adesso non lasciamola sola”. “Non mi piace quello che ha scritto – aveva ammesso – questo mio contatto animalista dal cuore sincero. Ho paura faccia sul serio. Si sta dirigendo sul Lungotevere”.
Anche le forze dell’ordine erano state allertate dagli amici virtuali e reali per dissuadere la giovane dal compiere il gesto estremo. Un allarme che ha attraversato l’Italia intera scuotendo il mondo animalista da nord a sud. E finalmente la notizia rassicurante: Sara è stata intercettata e convinta a desistere.
L’abbraccio virtuale di tutti gli animalisti (e non solo)
“Ciao, sono Cristina e abito a Treviso. Su Facebook si parla tanto di te. E anche delle tue intenzioni. Ci sono passata anch’io . Ma quando si tocca il fondo non si può fare altro che risalire. Se ti va scrivimi, forza”. Una flebile risposta da parte della ragazza è bastata a riaccendere le speranze “Vi prego. Ho bisogno di un passaggio. Sta venendo buio”. Ma a metterla al sicuro pare siano stati proprio i Carabinieri di Roma, contattati dal gruppo di Genova. L’hanno fermata in tempo mentre percorreva il Lungotevere in direzione di Ponte Mauretta e l’hanno portata con loro in caserma. Insieme alla sua amata cagnetta.
Da oggi per Sara inizierà una nuova vita. Con tanti più amici e la certezza che non si è mai così soli come si crede di essere. E che quella famosa luce di cui tutti parlano in fondo al tunnel – seppure fioca – c’è sempre.
Rosanna Sabella