L’asinello bardato dalla tifoseria con le fasce del Napoli e portato in trionfo (suo malgrado) per le strade della città è stato sequestrato e trasferito in un maneggio vicino Benevento. Ad annunciarlo ieri dalla sua pagina Facebook Ilaria Fagotto, Presidente della L.A.I (Lega Antispecista Italiana). Inutile dire che l’esultanza di tutti quelli che hanno seguito con apprensione la vicenda è raddoppiata di fronte alla notizia che i balordi, autori del maltrattamento, sarebbero stati denunciati.
Il video che girava da giorni sui social era diventato virale e aveva scatenato l’indignazione di centinaia di migliaia di utenti, animalisti e non. La segnalazione era arrivata subito anche sul tavolo del giornalista e deputato della Repubblica Francesco Emilio Borrelli, da sempre castigatore di tutti i pessimi ‘modus operandi’ dei concittadini napoletani – come riportato da Anteprima24.it
Il video
Borrelli ha pubblicato il video dell’asino, alimentando naturalmente diversi commenti negativi da parte dei suoi followers che hanno demonizzato gli autori del gesto. “Inammissibile maltrattare in questo modo gli animali”, ha dichiarato senza mezzi termini e ha poi aggiunto: “Festeggiare non è un motivo valido per maltrattare e sfruttare dei poveri animali. Si tratta di un fatto molto grave che abbiamo denunciato alle Autorità e che non intendiamo assolutamente tollerare e lasciarlo impunito”.
“Una barbarie inutile – secondo il deputato dei Verdi – che crea solamente fortissimi stress per gli animali costretti a circolare bardati e impauriti in mezzo alla folla tra urla, schiamazzi petardi e fuochi d’artificio”. Un ricordo lontano, oggi, tutto quel caos per il somarello, ospitato presso un maneggio di Tocco Caudio, un comune di 1400 abitanti in provincia di Benevento.
“Povera anima, chissà quello che ha passato”, si legge tra i commenti. E ancora: “Sempre in troppi gli imbecilli che considerano gli animali orpelli e oggetti asserviti al nostro uso e consumo. Vorrei facessero lo stesso con quella povera aquila che viene usata come bandiera dai tifosi laziali nello stadio immerso in un caos indicibile”. L’amore per gli animali infatti va oltre. E non conosce vessilli né colori.