Roma. La bella stagione bussa continuamente alle porte durante queste settimane di primavera inoltrata, e i turisti iniziano a programmare le loro vacanze e le loro prossime visite nella Capitale. In molti si sono già riversati nelle principali strade e piazze della Città Eterna, e questa è senza dubbio una buona notizia per tutti gli esercenti pronti ad incassare e, magari, recuperare gli arretrati di Covid, crisi e tutto il resto.
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Tuttavia, perché un servizio sia giustamente remunerato c’è bisogno che rispetti le regole necessarie, ecco perché i Nas di Roma, proprio in considerazione di questa ‘rinascita’ anche delle attività commerciali, hanno intensificato i loro controlli, soprattutto nelle vie del Centro. Ecco cosa hanno scoperto nelle ultime ore.
I controlli al Centro di Roma
Dopo la zona del Pantheon e Piazza Navona, le attività ispettive hanno riguardato i ristoranti ed i bar presenti intono a Fontana di Trevi e vie limitrofe. I militari del NAS, affiancati dal personale del SIAN della ASL RM 1 e dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), hanno perlustrato diversi esercizi, e contestato irregolarità sotto il profilo igienico-sanitario, nonché accertato irregolarità sulla tracciabilità e conservazione degli alimenti in diversi locali.
Chiusi due locali per carenze igieniche
Due locali, nello specifico, (un ristorante e una pizzeria/gelateria) sono stati immediatamente chiusi a causa delle gravi situazioni igienico sanitarie riscontrate. In tutte le attività gastronomiche sono state riscontrate irregolarità più o meno gravi relative a violazioni delle norme sul commercio ed alla mancata attuazione del piano di autocontrollo. Contestualmente, sono state effettuate delle prescrizioni per il ripristino delle condizioni strutturali ed igieniche delle predette attività. A seguito dei controlli, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di oltre € 28.000 e sequestrati diversi quantitativi di alimenti. Il valore delle attività di ristorazione per le quali è stata disposta l’immediata chiusura è di circa 4 milioni di euro.
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