La cerimonia è stata inaugurata dal prof. Alessandro Ceci, Direttore Scientifico del Campus degli Studi e delle Università di Pomezia, che ha ringraziato l’on.le Tenaglia per la sua partecipazione, elogiando l’attività organizzata dal prof. avv. Giuseppe Benedetto, docente di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza e di Diritto Pubblico presso la Facoltà di Economia della LUM (Libera Università del Mediterraneo- Jean Monnet) che ha sede nel Campus stesso. In particolare, il prof Ceci ha fatto riferimento all’importanza politica e culturale della lezione, segnalandone la profonda attualità.
Il prof. Benedetto ha preannunciato il tema del dibattito, manifestando il particolare rilievo del ruolo politico ricoperto dall’onorevole, nonché la sua notevole preparazione in campo giuridico. Dal 1995 al 1998 Tenaglia ha fatto parte del Consiglio Superiore della Magistratura, ha lavorato poi a Venezia, diventando giudice di Corte d’appello. È stato eletto alla Camera dei deputati per la prima volta nel 2006 ed è stato responsabile giustizia de “La Margherita” e rieletto nel 2008.
L’on.le Lanfranco Tenaglia, ha delineato la procedura bifasica del Conflitto di attribuzione, “non un tema marginale ma un argomento da prima pagina di giornale”―come ha dichiarato.
Dal primo comma dell’art.68 della Costituzione, si evince il concetto di Insindacabilità: «I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni». L’obiettivo è quello di salvaguardare la piena libertà di espressione del parlamentare, senza i condizionamenti che potrebbero derivare dalla coscienza di render conto in futuro, in sede penale, disciplinare o di eventuale responsabilità civile, della propria attività in Parlamento. Per questa ragione quella dell’insindacabilità è una garanzia che non può essere rimossa neppure su autorizzazione dell’Assemblea.
Nel corso degli anni il dibattito politico si è aperto e si è chiuso continuamente. Fino ad arrivare ad oggi, dieci anni dopo, quando il disegno di legge che intende “attuare” l’art. 68 della Costituzione, è oggetto di un’accesa discussione sia sui giornali che in Parlamento, nonché di profondo studio e riflessione.
L’onorevole ha concluso la sua Lectio Magistralis segnalando le specifiche Legislature, Decreti, Sentenze e Reati Ministeriali che hanno determinato l’attuale condizione del Conflitto di attribuzione, citando il “Caso Matteoli” di cui è stato relatore e il “Caso Ruby”, tema di quotidiano dibattito.
Ai ringraziamenti finali del prof. Benedetto è seguito un dibattito che ha stimolato l’interesse dei numerosi partecipanti.