Trastevere è sempre più ostaggio della malamovida. La situazione sembra ormai essere fuori controllo e si ripetono risse, atti vandalici e scorribande che rendono il quartiere prigioniero di gruppi di ragazzini e non solo che lo scelgono per trascorrere serate di svago che, troppo spesso, diventano tutt’altro.
Incontro di box in piazza Trilussa: tra i due sfidanti ‘er Pantera’
Ma forse, ormai, i giovani che raggiungono Trastevere si aspettano anche che ci sia un ‘movimento’ che spesso sfocia in illegalità. L’ultima scena, in ordine di tempo una sorta di incontro di box improvvisato in piazza Trilussa e, uno dei due ‘sfidanti’, era er Pantera, il 55enne salito diverse volte agli onori della cronaca. Qualche mese fa il 55enne è stato preso a calci in testa da adolescenti, ma come riporta Repubblica, è stato anche sorpreso con taglierino e denunciato e cacciato dal concertone del 1 maggio in piazza San Giovanni, senza contare che spesso viene ripreso mentre gli viene versato in faccia alcool.
Cosa succede durante la movida a Trastevere
Ma la verità è che la movida notturna di Trastevere è ormai diventata altro. Non semplici aperitivi da gustare in un luogo caratteristico di Roma, ma botte, alcol, droga, commercianti minacciati, atti vandalici, bici in sharing parcheggiate sui muretti o lanciati nel fiume e anche abusi sessuali ai danni delle studentesse della John Cabot University: sono circa 40 le storie di ragazze vittime di violenza della quale si è occupata la Procura della repubblica di Roma tra il 2010 e il 2020.
Ormai è quasi all’ordine del giorno che in zona accada qualcosa e, paradossalmente, spesso a darne notizia sono proprio i social sui quali i giovani spettatori o protagonisti delle scorribande – questo spetta agli inquirenti stabilirlo – filmano quanto succede e li postano come trofei a documentare l’accaduto. Fatti dei quali continuano a essere vittime anche i residenti del quartiere costretti a subire non solo gli schiamazzi fino a tarda ora, ma anche ad evitare di uscire nelle ore serali per non essere coinvolti in eventuali scontri.