Uno dei gruppi dell’agonistica del Racing Club di Ardea è “esentato” dal dover guardare anche alla classifica. L’obiettivo stagionale dei Giovanissimi sperimentali 2003 di mister Tiziano Tanzilli era chiaro fin dall’inizio: far giocare a questi ragazzini un campionato sotto età che fosse allenante in vista dello sbarco nella “vera” agonistica l’anno prossimo.
«Sapevamo che, incontrando squadre con molti 2001 in organico, avremmo potuto avere delle sofferenze a livello di risultato, ma è proprio per questo che la società ha deciso di fare un campionato sperimentale per questi ragazzi» dice mister Tanzilli. In realtà, nell’ultimo turno il Racing ha centrato un rotondo 3-0 sul campo dell’Aurelio Fiamme Azzurre, frutto della doppietta di Saliani e del gol su calcio di rigore di Camillotto.
«E’ stata la nostra seconda vittoria in campionato – spiega Tanzilli – ed è arrivata al termine di una gara molto ben giocata, dominata in lungo e in largo». Al di là della gioia per l’ultimo risultato, il percorso di crescita dei Giovanissimi sperimentali prosegue in maniera evidente secondo Tanzilli. «I ragazzi si allenano con grande impegno e cercano di seguire i miei dettami, provando a portarli in campo durante le partite. Questo campionato per loro è molto difficile, ma li sta abituando a un profilo agonistico di buon livello e a dei tempi di gioco più rapidi. La speranza del Racing Club è che questo gruppo possa essere la base per una eventuale categoria Giovanissimi regionali d’Elite, in caso di successo da parte dell’attuale gruppo regionale allenato da mister Rizzo».
Tra l’altro il Racing, che è ormai una realtà consolidata a livello di settore giovanile, conta pure su un altro gruppo di Giovanissimi sperimentali 2003 allenato da Fabio Gemelli. «Le nostre squadre si allenano assieme sotto un’unica metodologia, alcuni ragazzi passano da un gruppo a un altro, ma l’obiettivo è il medesimo». Tanzilli, che è al secondo anno di Racing (e anche alla guida del gruppo 2003), si dice «orgoglioso di poter lavorare in un club importante come questo e di potermi relazionare con responsabili tecnici di alto profilo che non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Mi piacerebbe poter allenare questi ragazzi anche il prossimo anno nell’agonistica, ma ovviamente dipenderà dalle direttive della società».