Gisella Cardia non sarebbe l’unica sensitiva di Trevignano Romano. Nella piccola cittadina in provincia di Roma ci sarebbe anche un’altra donna, sempre del luogo, che sostiene di avere le stesse doti paranormali da quando era bambina. Ad intervistare anonimamente la presunta veggente è stato il programma Mattino Cinque: “Ho avuto il primo segno di questo dono quando avevo 8 anni, questo dono però si è sviluppato totalmente all’età di 12 anni”, ha spiegato la donna, la quale ha poi detto anche di non avere alcuna intenzione di apparire in televisione.
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La nuova sensitiva di Trevignano Romano
“Quando ho visto per la prima volta Gesù e la Madonna pensavo fosse un’illusione ottica, non immaginavo che di lì a poco avrei sviluppato questo dono. Mia madre ha chiesto di non parlare e di fare silenzio. Lei è stata la prima e l’unica a sapere del mio dono”, queste le parole della donna contenute in un messaggio audio inoltrato alla trasmissione e nel quale ha spiegato come sarebbe avvenuto il primo contatto divino. Inoltre – come affermato sempre durante la trasmissione di Canale 5 – la sensitiva avrebbe chiesto di essere messa in contatto con il Vaticano per testimoniare contro Gisella Cardia, eloquenti le sue parole: “Qui non appare la Madonna”.
L’inchiesta
Nel contempo, la doppia inchiesta – che da una parte vede quella penale dove c’è la Procura di Civitavecchia che indaga per abuso della credulità popolare e dall’atra parte c’è invece la chiesa – va avanti. Vicina alla chiusura anche l’indagine della Diocesi di Civita Castellana e stando alle prime indiscrezioni che trapelano dal comitato nominato ad hoc vanno tutte contro la veggente della cittadina. Attese, inoltre, dal comune di Trevignano novità circa la rimozione della statua della Madonna e anche della chiesa all’aperto realizzata da Cardia e dal marito.
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