Sulla palazzina dell’anagrafe di Pomezia hanno preso vita tre nuovi volti, tre murales che colorano la palazzina grazie all’opera realizzata da tre street artist del territorio. Terminati da pochi giorni, i murales rientrano in un progetto realizzato grazie al finanziamento della Regione Lazio in seguito alla vincita del bando “Lazio Street art 2022” a cui il Comune di Pomezia ha partecipato con il progetto “Giovani al Centro”. Scopo del bando finanziare espressioni artistiche in grado di dare nuova luce agli ambienti urbani del territorio.
I nuovi murales nel territorio di Pomezia
Matteo – in arte Howen Poison, Steven James – in arte Noise, e Nicola – in arte Noah, i tre street artist originari del territorio con esperienza pluriennale anche a livello internazionale, hanno realizzato un trittico sulle tre facciate della palazzina, dando così nuova vita all’edificio. Il concept delle tre opere raffigura gli elementi identitari e storici di Pomezia, proiettati verso una visione del futuro su cui le giovani generazioni sono invitate a riflettere e ad immedesimarsi. “Le nostre radici”, opera curata da Noah, richiama le due fondazioni di Pomezia, quella “spontanea” in epoca arcaica dell’antica città di Lavinium e quella “pianificata” del ‘900. Il murale, posizionato sulla facciata destra, ritrae il profilo di Enea, il fondatore della “civiltà nuova”, e il simbolo della “città nuova” di Pomezia: la torre civica.
La creazione delle opere d’arte
Sulla parete di sinistra Howen Poison ha realizzato invece l’opera “Pomona – The Kiss of Pomezia”. Opera che prende spunto dall’omonima divinità romana presente sul gonfalone della Città di Pomezia. Il colore della pelle e i tratti extraeuropei della donna sono un forte richiamo all’integrazione: come negli anni ’30 e ’40 Pomezia è stata terra di lavoro per famiglie provenienti da tutta Italia, oggi accoglie gente da ogni parte del mondo. A completare il messaggio un arcobaleno, ponte che unisce nello spirito della pace e dell’accoglienza. Dall’incontro delle due figure della Pomona e di Enea, sulla parete centrale e frontale, prende così origine il futuro della Città e non solo. Con l’opera “Amore per la nostra terra”, Steven ha realizzato un realistico di grandi dimensioni che raffigura una bambina, simbolo delle nuove generazioni, che cresce con la consapevolezza di dover rispettare, coccolare e amare la Terra e l’ambiente che ci circonda. Sullo sfondo un astratto che richiama invece attraverso geometrie e linee un futuro tecnologico.
Protagonisti i ragazzi di Pomezia
Il progetto si completa in ultimo grazie al contributo dei ragazzi delle scuole di Pomezia, capofila il Liceo Picasso coordinato dalla Prof.ssa Trabocchini in collaborazione con le tutor scolastiche Orietta Lo Tito e Laura Menici, che nella parte bassa dell’edificio, con la supervisione dei tre street artist, hanno realizzato sui pannelli e sulla serranda delle raffigurazioni che richiamano sia la storia di Pomezia (il mare e lo sbarco di Enea) che la natura e la città del futuro, in ottica dell’ecosostenibilità e della tutela dell’ambiente. Per promuovere il progetto, gli studenti hanno ripreso le varie fasi della realizzazione delle opere ed effettuato video interviste con l’obiettivo di informare la cittadinanza circa l’iniziativa in atto, dando importanza all’azione di riqualificazione. Gli artisti desiderano ringraziare per il supporto durante lo sviluppo e la realizzazione del progetto: Marco Canale, Federica Moriggi, Simona Morcellini, Adriano Zuccalà, i ragazzi e le professoresse delle scuole.
Street art a Pomezia: “Giovani al centro”, murales sul palazzo dell’anagrafe