Ha abusato di un giovane fedele della parrocchia che aveva scelto di intraprendere il percorso ecclesiastico. È accaduto a Palestrina, comune della provincia di Roma, e già nell’aprile dello scorso anno il 45enne A., S., ex parroco della cittadina, era stato condannato a un anno, cinque mesi e dieci giorni per aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo all’epoca dei fatti minorenne durante un viaggio in nave. Si è tenuta ieri la nuova sentenza che lo ha visto condannato per molestie a quattro mesi di carcere oltre al risarcimento dei danni per la vittima da definire in sede civile.
I continui messaggi del prete, la condanna e le accuse
L’uomo ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato e ha potuto ricevere uno sconto di un terzo della pena che il giudice ha inoltre deciso di sospendere in via condizionale. Tra il novembre e il dicembre 2019 l’uomo ha inondato di messaggi – sia su Facebook sia su Instagram – il giovane che, esasperato, ad un certo punto ha deciso di denunciare il prete per stalking. Poi, durante il processo il reato è stato riqualificato dal Pubblico Ministero da atti persecutori a molestie. Messaggi contenenti citazioni ammiccanti di una canzone di Simone Cristicchi, versi della poetessa Ada Merini ma anche aforismi di filosofi greci o francesi. Ed ancora messaggi senza parole ma ricchi di punteggiatura. Questo era il tenore degli scambi tra l’ex parroco e il ragazzo oggi 22enne che poi non è più riuscito a sopportare quelle continue e morbose attenzioni. Attenzioni che gli facevano ricordare, tornare alla mente, la vicenda da lui vissuta quando aveva solamente 16 anni.
La vicenda
Era l’agosto del 2016 e siccome, da un paio di anni, la vittima aveva deciso di prendere i voti il sacerdote l’aveva invitata a un viaggio in Sardegna. Il prete era anche andato a casa dei genitori del giovane per chiedere loro il permesso, i quali non avrebbero mai immaginato quanto sarebbe potuto accadere. Durante la notte la vittima e l’ex prete erano rimasti soli in cabina e l’uomo, parlando della storia di Davide e Gionata come coppia omosessuale, aveva iniziato a mettere in dubbio la regola del celibato per i religiosi. Poi il sacerdote ha tentato l’approccio con il giovane che avendo timore dell’opinione di amici e familiari, nonché di non essere creduto non ha opposto resistenza.
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