L’ex fidanzato di Giada Calanchini, la 22enne romana morta dopo essere precipitata dal terzo piano di una palazzina in provincia di Oristano, è stato inscritto nel registro degli indagati per ‘istigazione al suicidio’. Ma si tratta solo di un atto dovuto, che consente agli investigatori di svolgere indagini tecniche che altrimenti non sarebbero possibili. Accertamenti sull’appartamento dal quale la 22enne è caduta, mentre si trovava insieme al suo ex, un 25enne di Oristano.
Le indagini per stabilire se la morte di Giada sia compatibile con il suicidio
Indagini a tutto tondo, coordinate dalla Procura di Oristano per cercare di stabilire se la morte di Giada sia compatibile, come suppongono, con l’ipotesi del suicidio. E a tale scopo domani verrà svolto anche esame autoptico sulla salma della giovane. Attività investigative che hanno anche accertato che la 22enne e il 25enne erano tornati da una serata trascorsa con amici, prima della tragedia. Gli ultimi attimi di vita di Giada che aveva scelto di vivere in Sardegna per ricucire una relazione sentimentale che per lei era preziosa, sono al vaglio degli inquirenti.
Cosa è successo nella sera tra domenica e lunedì
Nella notte tra domenica e lunedì la ragazza sarebbe caduta dal terrazzo dell’abitazione del 25enne che ora è sotto sequestro per consentire lo svolgimento delle indagini. Un gesto estremo, si pensa. Un tentativo di dimostrare all’ex fidanzato il suo amore per lui. Non si sa bene cosa sia successo, di certo improvvisamente la 22enne è precipitata. Inutili i tentativi del giovane di impedire l’estremo gesto alla 22enne che ha fatto un volo di una decina di metri.
Nonostante la macchina dei soccorsi sia stata allertata tempestivamente da alcuni passanti che avevano assistito alla sequenza dei fatti, il disperato tentativo di salvarle la vita, purtroppo, si è rivelato vano. Giada è morta 12 ore dopo il ricovero in ospedale.
Giada Calanchini precipita dal 3° piano: 22enne romana muore davanti agli occhi del fidanzato