Era in bici come forse faceva sempre e aveva deciso di trascorrere un sabato pomeriggio diverso dal solito. Un pomeriggio che, purtroppo, si è trasformato in tragedia: Daniele Rigitano, 42enne residente a Ladispoli, ha perso il controllo della sua bici ed è caduto a terra. Un impatto violento, la testa contro il marciapiede e l’allarme dei passanti al 118. Inutili, però, i tentativi di soccorso: il ciclista è morto dopo qualche ora di agonia in ospedale, ieri il suo cuore ha smesso di battere.
Ciclista morto in via dei Laghi a Velletri
Daniele Rigitano, classe 1981 e residente a Ladispoli, sabato pomeriggio intorno alle 17 si trovava con la sua bici in via dei Laghi, all’altezza di Velletri. Ed è proprio qui che, improvvisamente, ha perso il controllo della bicicletta, è caduto a terra e l’impatto è stato violento. Sul posto l’eliambulanza, che lo ha trasportato d’urgenza e in pericolo di vita all’ospedale San Camillo di Roma, dove ieri il suo cuore, nonostante i disperati tentativi dei medici, ha smesso di battere. Il personale sanitario ha tentato il tutto per tutto, ma non c’è stato nulla da fare e ieri mattina è stata data la notizia del decesso alla famiglia del ciclista: troppo gravi le ferite riportate, quella caduta è stata fatale.
Le indagini dei Carabinieri
Ora spetterà ai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Velletri, intervenuti sul posto per i rilievi, capire cosa sia successo: a loro il compito di ricostruire l’esatta dinamica di quello che sembrerebbe essere stato un incidente autonomo. La caduta è da collegare alla strada dissestata? Domanda alla quale bisognerà dare una risposta. Quello che è certo, purtroppo, è che Daniele Rigitano ha perso la vita in un sabato pomeriggio come tanti, in sella alla sua bici.
Il cordoglio sui social
Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza sui social. C’è chi ricorda Daniele Rigitano come un ragazzo sempre sorridente e felice, come una persona buona che mancherà a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla, incontrarla. “Questi ultimi anni incredibili con te sono stati per me i più belli quattro anni della mia vita! Eravamo solo noi! E il resto è noia, come dicevi” – ha scritto Maurizio. “Fratello mio sei e sarei sempre nei miei pensieri quotidiani, durante il giorno ti guarderò sorridere tra i raggi del sole, e quando il sole calerà ci incontreremo nei sogni finché un giorno non ci rincontreremo. Ti amo come un fratello” – continua. E di commenti così se ne leggono a bizzeffe: c’è chi ha perso un amico e chi ancora non riesce a darsi pace.
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