621 tra “Mi piace”, “abbracci” e “cuori” per
Roberto Spada, che con un post, pubblicato sul suo profilo Facebook, ha voluto rassicurare amici e conoscenti sulla situazione relativa alla casa in cui vive a
Ostia, in via
Guido Vincon 27. Casa che, a quanto racconta lo stesso Spada e contrariamente a quanto risulta ai carabinieri che sono andati a notificare lo sfratto, non sarebbe occupata abusivamente.
Il boss mafioso, diventato noto a livello mediatico dopo l’ormai famigerata
testata al giornalista Daniele Piervincenzi, ha voluto dire la sua sulla vicenda che lo vede ancora una volta protagonista.
Il post su Facebook
“Qualche guaio?”, scrive sulla bacheca che condivide con la moglie Elisabetta. “Certo!.. ma so che, chi vive nella periferia, sa di cosa parlo: Contratto di locazione inesistente! Ovviamente avevo un contratto Acea e pagavo regolarmente le bollette (non le pubblico ma le consegnerò agli avvocati). Inviavo soldi con bollettini emessi da me, per affitto (documentabili). Oltre al danno la beffa, anzi ulteriore danno: è stato scritto il nome di mio figlio, minore, per un fatto accaduto. Violazione deontologica”.
Roberto Spada, che si mostra sorridente e abbracciato alla moglie in due scatti sotto casa a Ostia, prosegue così: “Lui (riferendosi al figlio, ndr) sta affrontando, grazie a Dio, una messa alla prova in un ambiente sicuro”. Poi, tornando allo sfratto, lancia una frecciatina. “Un bel teatrino come sempre, dai”. E aggiunge l’emoticon con l’occhiolino. Infine conclude tranquillizzando tutti. “Rassicuro chi ci vuole bene, so che siete in tanti”.
Like e commenti
E infatti in poche ore sono arrivati centinaia di like e oltre 170 commenti a supporto di quanto dichiarato da Roberto Spada. “Vai avanti”, “Non ci scalfigge nulla… come sempre testa alta e imparassero a portare rispetto a persone che vivono per il rispetto”, “C’è sempre un po’ di luce per cui vale la pena lottare”, sono solo alcuni dei commenti. Senza contare chi invece insulta i media o le forze dell’ordine che hanno esecuzione al provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Roma.
Ma la solidarietà a Spada non è stata dimostrata solo con cuori e like. Ieri, infatti, una troupe Rai è stata aggredita da alcune persone, mentre stavano riprendendo per testimoniare la vicenda. Alla troupe sono stati lanciati oggetti e sono arrivate minacce e intimidazioni.
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