Una dinamica drammatica, che non gli ha lasciato nessuno scampo: Daniele Gianfermi, 34enne originario di Ceprano, nel frusinate, ma da anni residente a Norcia, è morto a seguito dell’incendio divampato nella sua abitazione nella giornata dello scorso 12 aprile.
Donna morta nell’incendio al Pigneto, la vittima è Anna Maria Palma
Daniele Gianfermi morto a 34 anni nell’incendio
Si era acceso una sigaretta, e involontariamente dopo il gesto, aveva innescato l’esplosione di una bombola di ossigeno, dalla quale si era poi generato l’incendio che gli è risultato mortale. Dopo l’evento, la corsa in ospedale, dove le sue condizioni era già molto critiche. Ma Daniele lotta per una settimana, in agonia, fin quando può. Il 34enne è morto purtroppo nelle ultime ore, dopo tanto dolore e agonia, nonostante i medici abbiano fatto di tutto per cercare di salvarlo dopo quel tremendo incidente avvenuto nello scorso 12 aprile 2023.
La ricostruzione della dinamica
Seguendo la ricostruzione ufficiale della dinamica, per il momento effettuata dagli inquirenti impegnati sul caso, come riportata anche da Umbria24, il tremendo incendio sarebbe stato innescato proprio dall’esplosione della bombola d’ossigeno utilizzata dall’uomo a fini terapeutici. Dopo il botto e le fiamme, a dare l’allarme sarebbe stato un familiare presente in casa in quel momento. Dopo il trasporto d’urgenza in ospedale, come anticipato, le condizioni di Daniele Gianfermi erano risultati sin da subito molto gravi. L’ospedale in cui era stata trasportato è quello di Terni, per poi giungere anche al Sant’Eugenio di Roma dove è morto il 18 aprile, dopo una settimana di agonia, nonostante tutti gli strenui tentativi per salvarlo.
Il dolore della comunità
La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto tutto la comunità del piccolo comune del frusinate dove Daniele era nato, come scrive Marco Colucci, consigliere comunale di Ceprano, su Facebook: “Sei volato in cielo nel silenzio. Ti voglio ricordare con l’ultima chiacchierata che ci siamo fatti un paio di mesi fa sotto casa di mamma in cui dicesti che piano piano si recuperava, ma sempre con il sorriso. Norcia era la tua seconda casa ormai, ti sei da subito ambientato e hai trovato l’amore”.
https://www.facebook.com/marco.colucci.754/posts/pfbid0WYyN1hu9THvLNMvMg6XWL913Ee7DNGi4gFnAYnNvvti4fQmZVHeTczsC5FpkoRQgl
Incendio al Pigneto, dimentica le candele accese e muore nel suo appartamento: ”Omicidio colposo”