Per il tecnico del Monterotondo 1935, Attilio Gregori, si prospettano 10 giornate di squalifica sportiva e la possibilità che venga disposto il Daspo di un anno dal questore di Rieti: l’accusa è di insulti a sfondo razzista andati in scena domenica scorsa nei confronti di un calciatore albanese del Fiamignano Valle del Salto. La frase incriminata sarebbe ”albanese di m…”.
Roma, 31enne prova ad entrare allo stadio ma…era sottoposto a Daspo
I fatti avvenuti durante la partita tra Fiamignano e Monterotondo 1935
Il fatto è avvenuto durante la partita tra la sua formazione e il club del Cicolano, che si era disputata a Borgorose, valida per la 22esima giornata del campionato di Prima categoria. Un partita terminata con un pareggio: 1-1. Stando alla ricostruzione fatta dagli agenti della Digos, i quali hanno esaminato sia le testimonianze che i frame delle telecamere di sicurezza, gli insulti e l’autore sarebbero stati facilmente identificati. Intanto, gli accadimenti sono al vaglio e il questore potrebbe anche optare, come anticipato, per una pena di un anno di Daspo per quell’insulto a sfondo razzista che non è passato di certo inosservato a tutti gli astanti.
10 giornate di squalifica: si va verso il Daspo di un anno
Per quanto riguarda, invece, il fronte prettamente sportivo, il tecnico del Monterotondo 1935 è stato già squalificato dal Giudice sportivo per dieci giornate, perché verso la fine della gara, come si legge nel testo riportato anche dal Messaggero, ”inveiva contro i calciatori della squadra avversaria. Nella circostanza rivolgeva ad uno di essi espressione oltraggiosa di natura discriminatoria”. Parallelamente, poi, il Giudice sportivo ha anche squalificato per tre giornate proprio il giocatore albanese vittima dell’insulto razzista per aver ”colpito con un forte schiaffo al volto un avversario, procurandogli fuoriuscita di sangue dal naso”. Del resto, come evidenziano in molti, che la partita tra Fiamignano e Monterotondo 1935 dovesse essere cautamente monitorata, non è una novità, stando soprattutto ai trascorsi passati. Soprattutto stando a quanto accaduto durante la partita di andata: al gol del pari, avvenuto in pieno recupero, ne era scaturito un post partita piuttosto movimentato, con tanto di giocatori rinchiusi negli spogliatoi per evitare contatti con i tifosi stessi del Monterotondo, e poi, anche con danni procurati al pulmino della società del Cicolano. Tali avvenimenti, avevano portato alla decisione di giocare il ritorno a porte chiuse. Ma le occasioni per le scintille, come visto, non sono di certo mancate.