In queste ore il governo si avvia a eliminare l’obbligo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa dal 1 Maggio 2023. Si sta decidendo di mantenerle nei reparti con pazienti fragili e dove c’è alta intensità di cure. I tamponi per i ricoveri poi saranno fatti solo agli asintomatici.
Mentre resteranno obbligatorie fino al 30 Aprile 2023.
Il parere degli esperti: Ciccozzi e Minelli
Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, si è detto d’accordo con questa misura e si è così pronunciato: “Con i dati epidemiologici Covid che abbiamo oggi, con sintomi così leggeri della malattia, un allentamento della misura delle mascherine in ospedali e Rsa ci sta” dice l’esperto all’Adnkronos. “Però per una questione di educazione sanitaria dove ci sono persone fragili, penso proprio alle Rsa, io la consiglieri, ma senza obblighi. Serve anche un atteggiamento di solidarietà verso chi sta male. Poi se uno la vuole mettere in treno o in aereo, benissimo. Lo fa per difendere se stesso e ne ha diritto”.
Più dubbioso è rimasto l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata. Egli ritiene che abolire l’obbligo “ha senso laddove non vi siano situazioni di rischio immediato o di sovraffollamento; perché, altrimenti, non sarebbe sbagliato, per operatori sanitari e pazienti-degenti, continuare ad utilizzare la mascherina. Il discorso potrà essere diverso per chi, da accompagnatore, impiega tempi ragionevolmente ridotti di permanenza nei pronto soccorso e nelle accettazioni. Insomma, si può e si deve uscire dal tunnel, ma senza insofferenze verso le nuove normalità”.
Certo è che tutti gli sforzi sono tesi nel riportare la situazione al pre-Covid, tutelando sempre la salute dei più fragili.