Timori a Roma in vista del Giubileo 2025. L’ammonimento oggi arriva direttamente dal Vaticano, dove con una lettera al Campidoglio e alla premier Giorgia Meloni, evidenzia le grosse problematiche della Città Eterna sul piano turistico e dell’ospitalità ai milioni di pellegrini che verranno in quel periodo nella Capitale. Le note dolenti, secondo il parere della Santa Sede, si troverebbero sul sistema sanitario romano, la sicurezza del Centro Storico e i vari quartieri, oltre che i trasporti pubblici.
Il Vaticano “tira le orecchie” a Roma in vista del Giubileo: ecco cosa non va
I tasti da toccare, nell’intesa tra Italia e Vaticano per il Giubileo, sono molteplici. Si sarebbe giunti sul quesito dell’ospitalità, così che i pellegrini provenienti da altri Paesi possano evitare di essere scambiati per immigrati irregolari nel 2025. Ma non serve guardare solo alla burocrazia dei due Stati, ma anche alla modernizzazione della Città che ospiterà questo evento del secolo: Roma. Come detto, forse anche per espressa volontà del Papa Francesco I, oggi la Città Eterna non esprime grande sicurezza nei pronostici per ospitare un così immenso evento come quello che vedrà la luce nel 2025.
Eppure, Roma oggi combatte su più fronti per mostrare la propria capacità di portare in Italia eventi innovativi e di fama mondiale. Pensiamo all’EXPO 2030, dove i commissari della BIA sono già in città da qualche giorno per valutare se la nostra location sia all’altezza o meno dell’Esposizione Universale. Due eventi che non solo porteranno visibilità alla Capitale, ma anche straordinari introiti tra guadagni e investimenti. Soldi che alla cittadina romana servono, se solo oggi fosse adeguata all’altezza dei compiti che gli vengono richiesti da questi due appuntamenti. Eppure, la struttura capitolina sembra far acqua da tutte le parti, come dimostra anche la partita Roma-Feyenoord, con gli scontri tra ultras che dimostrano più di un problema sul sistema sicurezza.
Giubileo a Roma, al via i lavori: ecco cosa cambierà e dove ci saranno i cantieri