Continuano le indagini sull‘incidente che domenica scorsa ha visto coinvolto l’attaccante della Lazio Ciro Immobile. A parlare ai microfoni di Radiosei è il legale dell’atleta: “Immobile è passato con il semaforo verde e lo ribadisce con forza ancora una volta”. Il sinistro è avvenuto a Ponte Matteotti. Qui l’auto del calciatore, un suv, si è schiantata con un tram della linea 19. Tanta la paura ma fortunatamente nell’impatto nessuna persona ha riportato gravi conseguenza. Tuttora in corso le indagini dei caschi bianchi per accertare la dinamica dell’accaduto.
Le versioni discordanti dell’incidente e il racconto (poco attendibile) dei testimoni
Rispetto alla dinamica, le versioni fornite dal bomber e dal tramviere sono discordanti. Immobile sostiene infatti di essere passato con il verde mentre l’autista del mezzo dichiara il contrario. Spetterà ora alla polizia locale accertare eventuali responsabilità. Tuttavia, il lavoro dei caschi bianchi è reso maggiormente difficoltoso dal fatto che nel tratto di strada interessato non ci sono le telecamere. Importanti dunque i testimoni che hanno assistito alla scena. In particolare, sarebbero tre le persone che hanno sostenuto la versione di Immobile. Tuttavia, la loro testimonianza è ritenuta dai caschi bianchi poco attendibile, motivo per il quale nei prossimi giorni verranno riascoltati così da far luce sui punti bui del loro racconto. In caso emergessero delle incongruenze, i tre rischiano di essere accusati di falsa testimonianza.
Le parole dell’avvocato
Le indagini per fare chiarezza sull’accaduto non si fermano, come ha dichiarato anche il legale del calciatore: “Sono questioni che nessuno vorrebbe vivere. La cosa più importante è proprio il lieto fine. Stiamo cercando di capire di chi sia stata la distrazione determinante nell’incidente”, che poi aggiunge: “Il mio assistito guidava sotto i 50 all’ora. Parliamo di una distrazione, incidenti che accadono frequentemente in questa città. È giusto che abbia avuto risonanza vista la notorietà di Immobile, ma non bisogna mai superare quel valore, quell’equilibrio morale per valutare le cose con terzietà e con oggettività. Per adesso nessuna responsabilità è stata contestata”.