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VIAGGIO NELLA MEMORIA: LE ORIGINI DI TORVAIANICA

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Un pescatore immerso nell’acqua di mare fino alle ginocchia coperte da larghi pantaloni, mentre tira il rastrello di ferro e legno. Un tellinaro in bianco e nero che ci trascina, come in una macchina del tempo, agli inizi del 1900: è la copertina del libro “La civiltà marinara di Torvaianica, da Minturno alla Terra Nuova”, scritto da Claudia Montano, un percorso a ritroso negli anni, fino ad arrivare agli albori del secolo scorso, quando da Minturno, antica cittadina in provincia di Latina, alcune famiglie di pescatori decisero di lasciare il paese natio alla ricerca di luoghi nuovi dove cercare fortuna. E tra loro c’è chi l’ha trovata e chi no, ma tutti, indistintamente, hanno fatto la storia di questi luoghi, trasformando un’area disabitata dapprima in un piccolo borgo, poi in un vero e proprio paese. Dei pescatori arrivati dal sud del Lazio ne resta solo uno, Eleuterio Conte; degli altri rimangono figli e nipoti. Insieme all’autrice del libro hanno ricostruito eventi, storie, episodi, legami familiari, dando vita alla storia di Torvaianica dalle sue origini fino al dopoguerra. L’opera, promossa dal Comune di Pomezia con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio ed in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e con il Comune di Minturno, si divide in tre volumi distinti, ed è stata presentata questa mattina al Castello Borghese di Torvaianica, sul Lungomare Tognazzi, alla presenza di autorità civili e militari, oltre che, ovviamente, dei Sindaci di Pomezia e di Minturno. I due paesi, oltre ad avere “sangue” comune, hanno anche gli stessi colori, il rosso ed il blu. Queste assonanze e parentele stanno portando ad un gemellaggio, richiesto ufficialmente proprio oggi dal Primo Cittadino di Minturno. La presentazione del libro principale è stata fatta direttamente dall’autrice. “Genealogie e famiglie si collocano all’interno del Volume – ha spiegato la dott.ssa Montano – quali elementi fondanti per la ricostruzione identitaria della Civiltà Marinara di Torvaianica, indagata nelle sue molteplici valenze e definita in un arco temporale che dal 1800 (ricostruzione delle origini: genealogie-parentele-contesto culturale e socio-economico di provenienza) si protrae sino al 1922 (descrizione delle fasi emigratorie e dell’opera di antropizzazione del litorale di Torvaianica) per culminare e concludersi nel 1953 (racconto della guerra, dello sfollamento e della “ricostruzione”). Attraverso il confronto e l’intreccio dei dati archivistici, bio-bibliografici, iconografici, storico-cartografici ed audio-video rilevati, il volume riporta alla luce un patrimonio inedito di informazioni riguardanti le origini delle famiglie dei pescatori, gli usi ed i costumi, le tecniche di pesca tradizionali, le motivazione che spinsero le stesse ad emigrare dalla terra di origine per stanziarsi definitivamente lungo la costa di Torvaianica. Di particolare interesse, all’interno dell’opera, sono le tavole genealogiche e le biografie dei singoli pionieri. Ampio spazio è dedicato alla descrizione di Minturno, al racconto del lungo viaggio affrontato dalle famiglie ed alle caratteristiche geologiche del territorio che le accolse”. Nel pomeriggio tutte le foto utilizzate per la realizzazione dei volumi sono state esposte nella sala Cardinal Pizzardo di Piazza Ungheria, a Torvaianica, dove è stata inaugurata la mostra fotografica “Viaggio nella Memoria. Sulla rotta dei pescatori da Minturno a Torvaianica”, progettata da Claudia Montano e Roberta Di Gesù, autrici del relativo catalogo. La mostra racconta, attraverso foto, cartoline, cartografia d’epoca e reperti storici legati alla tradizione marinara di Minturno, i luoghi, i contesti e la gente di questa inedita realtà. “Si tratta di un’iniziativa encomiabile – ha commentato il Sindaco De Fusco – i cui meriti, oltre che dell’autrice, vanno ricercati anche in tutte quelle persone che hanno contribuito con ricordi, ricerche, foto e documenti. Grazie a quest’opera le origini moderne del nostro territorio sono state ricostruite con particolare attenzione e resteranno per sempre come patrimonio di tutti”. La giornata è stata caratterizzata anche dagli spettacoli offerti delle associazioni culturali di Minturno, il Gruppo Sbandieratori “Le Tre Torri” e il Gruppo Folklorico i “Giullari”, molto apprezzati soprattutto nel pomeriggio, quando si sono esibiti davanti ad una numerosa folla di cittadini, tra cui erano presenti i discendenti dei pescatori di Minturno.\n\n\n\n\n\n

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