Dopo l’avvio delle indagini in Vaticano, quello che è passato alla cronaca come il “Caso Orlandi” ha conosciuto una decisa accelerazione. La vicenda che vede protagonista la giovane Emanuela Orlandi, scomparsa misteriosamente in vaticano il 22 giugno del 1983 e mai più ritrovata, rappresenta senza dubbio uno dei casi maggiormente intricati della cronaca italiana e ad oggi non conosce soluzione. Ora, le recenti dichiarazioni del fratello di Emanuela, Pietro, non sono passate inosservate e Papa Francesco quest’oggi ha rivolto un “pensiero grato” alla memoria di Giovanni Paolo II, “oggetto di illazioni offensive e infondate”.
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro e l’audio su Papa Woityla: ”Le mie parole strumentalizzate”
Il caso Emanuela Orlandi e l’audio che coinvolge Papa Giovanni Paolo II
Le frasi riportate dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, hanno infatti scatenato un vero e proprio polverone in Vaticano che si è schierato a spada tratta verso la figura di Wojtyla. Nelle ultime settimane, durante una sua convocazione in Vaticano, l’uomo ha fatto riferimento ad un audio di una persona che “accusava Paolo Giovanni II che circola dal 9 dicembre e nessuno dal 9 dicembre si è mai indignato”. Ma qual è l’audio in questione? L’audio di cui parla Orlandi è quello di una testimonianza di un uomo molto vicino a Renatino De Pedis, boss della Banda della Magliana, il quale sembra tirare in ballo proprio Papa Woityla nella scomparsa della cittadina vaticana paventando, peraltro, alcune sue condotte tutt’altro che condivise dalla comunità ecclesiastica.
La replica di Pietro
In merito Papa Francesco ha preso le difesa di Giovanni Paolo II, una presa di posizione la sua che è condivisa da Orlandi stesso che all’Adnkronos afferma: “Le uniche accuse nei confronti di Wojtyla sono emerse da quell’audio per questo ho ritenuto di consegnare quell’audio al promotore di giustizia in Vaticano Alessandro Diddi affinché indagasse su questo personaggio. Non posso certo io dire se in quell’audio viene detto il vero o il falso. Lo stesso Diddi mi disse che è necessario scavare ovunque. Ma è giusto che Francesco abbia ritenuto di difendere Wojtyla da quelle accuse”, ha concluso Pietro Orlandi.