È ancora ricercato il killer di Massimiliano Moneta, il 57enne residente da anni a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma. Lui l’11 aprile scorso è stato freddato, ucciso a fucilate in Toscana, in un podere di Vada, frazione di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. E da subito i sospetti sono caduti sul suocero, Antonino Fedele, un calabrese di 81 anni, con diversi precedenti alle spalle e conosciuto nel suo ambiente come ‘Faccia d’angelo’. Lui, fratello del pregiudicato Michelangelo, avrebbe ucciso Moneta, suo genero. L’omicidio, quindi, sarebbe da ‘collegare’ a vicende familiari, tra separazioni difficili, gelosie, maltrattamenti.
Omicidio Massimiliano Moneta a Vada, cosa è successo
Sarebbe stato Antonino Fedele, ora ricercato in tutta Italia, a uccidere Massimiliano Moneta, suo genero. E l’omicidio sarebbe maturato nel tempo, dopo anni difficili e una separazione complicata. Moneta, infatti, era sposato da anni con la figlia di ‘Faccia d’angelo‘, ma i due nel 2019 avevano deciso di separarsi e proprio martedì l’uomo doveva presentarsi in tribunale per l’udienza sull’affidamento dei tre figli. Forse il suocero gli aveva chiesto di incontrarsi e, forse, quell’appuntamento si è trasformato nella sua trappola.
Moneta era stato denunciato dall’ex compagna per maltrattamenti e aveva il divieto di soggiorno nel comune di Rosignano. Una misura di protezione nei confronti della donna, che è stata in vigore fino a dicembre scorso. Martedì pomeriggio, invece, ci sarebbe stata l’udienza in tribunale. Lì dove Massimiliano Moneta, che faceva la spola tra Guidonia e la Toscana, non è mai arrivato: è stato ucciso.
I sospetti sul suocero Antonino Fedele
I sospetti sono da subito ricaduti sul suocero dell’uomo, Antonino Fedele. Che dal momento dell’omicidio è ricercato, ha fatto perdere le sue tracce: nessuno sa niente, nessuno parla. Ora gli investigatori, che stanno continuando a indagare sulla vicenda, dovranno ricostruire quei momenti: il killer aveva premeditato tutto? O la lite, in quel podere di Fedele, è degenerata? Quello che è certo è che un uomo è stato ucciso. E che un altro, suo suocero, è latitante. E non è certo la prima volta: Faccia d’angelo è stato latitante per diverso tempo, poi a fine anni ’90 era rientrato in Italia perché i reati erano caduti in prescrizione, lui che era ricercato per estorsione e usura. Ora, invece, a distanza di tempo chi è sulle sue tracce lo sta facendo per un omicidio, avvenuto nel suo podere.