Entro pochi anni saranno disponibili i vaccini contro il cancro e contro le malattie cardiovascolari. Questo grazie alla tecnologia a mRNA, sviluppata in brevissimo tempo contro il Covid. Ad annunciarlo è stato Paul Burton, il direttore sanitario dell’azienda Moderna.
La tecnologia a mRNA
La tecnologia a mRNA è stata sviluppata in tempi record per i vaccini contro il Covid-19 e la sua particolarità, tra le più importanti, è che la macromolecola prodotta in laboratorio è in grado di ordinare alle cellule quali proteine produrre attraverso delle specifiche istruzioni. Quindi, si potrebbe sfruttare l’mRNA per ordinare alle cellule di produrre molecole per riparare gli organi, per migliorare la circolazione del sangue o, addirittura, per combattere i tumori.
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Anche se le aspettative sembrano essere buone e speranzose, Alberto Mantovani, Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca ci ha tenuto a riportare tutto ad aspettative realistiche: “Penso che non sia appropriato avere aspettative miracolistiche, ma anche che questa sia una tecnologia che ci aiuterà ad affrontare alcuni problemi”, ha detto in un’intervista al Corriere.
“La rapidità e la versatilità offerte dalla molecola di mRNA e dalla sua ingegnerizzazione stanno facendo fare passi avanti importanti. Ci sono dati pubblicati già da un certo numero di anni, ad esempio, che mostrano come i vaccini a mRNA nelle fasi precoci di sperimentazione clinica contro il melanoma hanno dato risultati clinici estremamente incoraggianti”.
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Vaccini Mrna contro i tumori: come funziona
Buoni propositi quindi per la sperimentazione del vaccino contro i tumori. La procedura prevederebbe una biopsia sulle cellule tumorali del paziente, dopodiché la molecola di Rna iniettata si trasformerebbe in proteine identiche a quelle delle cellule tumorali, che allenerebbero le cellule immunitarie a riconoscere e distruggere le cellule malate. Si tratterebbe comunque di un vaccino terapeutico che aiuterà il corpo a reagire.
“Bisogna essere chiari – specifica il Professor Mantovani —: mi preoccupa che ci sia la speranza di un vaccino universale contro il cancro. Questo, sulla base di quello che sappiamo, non è all’orizzonte. Ci auguriamo però di avere vaccini terapeutici mirati contro diversi tipi di tumori, sia che siano vaccini a mRna sia che siano vaccini tradizionali”.
Tecnologia a mRNA contro gli infarti
Non solo tumori, ma anche infarti. L’Rna infatti aiuterebbe anche nel caso di chi ha avuto un infarto: potrebbe ricostruire i vasi sanguigni cardiaci in chi è stato colpito da infarto, per aumentarne le probabilità di sopravvivenza. “La tecnologia a mRNA è stata sviluppata in origine pensando all’intervento sulle malattie cardiovascolari, ma in questo caso il bersaglio è diverso perché si tratta di medicina “riparativa”, con una logica completamente differente, ancora oggetto di ricerca”, ha concluso Mantovani.
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