Roma. Virginia Raggi si schiera contro l’invio delle armi in Ucraina. Il dibattito in merito resta sempre molto accesso e, non senza contrasti, l‘opinione pubblica si divide. Ora, l’ex prima cittadina della Capitale, Virginia Raggi, torna sui social e si dice contraria al riarmo dell’Ucraina. In particolare, la donna è stata immortalata in una foto, stata scattata dai banchi dell’opposizione e non ha mancato di spiegare le ragioni alla base della proprio pensiero rispetto alla guerra in corso con un post su Instagram.
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Virginia Raggi contro l’invio delle armi in Ucraina
L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi ricompare sui social e lo fa con un tema decisamente “caldo”, sentito, ovvero l’invio delle armi in Ucraina. In merito, la Raggi si dice contraria e motiva la propria opinione attraverso un post sulla piattaforma Instagram: “In questi giorni ho ricevuto una proposta dal Prof. Davide Tutino e dal Prof. Ugo Mattei, per collaborare e supportare la campagna referendaria che partirà il 22 aprile in tutta Italia per chiedere con forza di fermare l’invio di armi verso Paesi belligeranti e di fermare, così, anche il crescente aumento delle spese militari e, per converso, di riportare la Sanità pubblica al centro delle scelte strategiche e degli investimenti sul comparto sanitario”, spiega.
I quesiti
“Credo che in questo momento di crisi “partitica”, che ci restituisce dati drammatici sull’astensionismo elettorale, riportare le persone a confrontarsi nelle pubbliche piazze su temi reali, sia un fondamentale esercizio di democrazia e partecipazione di cui il nostro Paese ha davvero bisogno, afferma ancora la Raggi che poi aggiunge: “I quesiti (due sulla guerra e uno sulla sanità) sono stati redatti e sostenuti da professori ordinari in materie giuridiche come Ugo Mattei, Alessandro Somma, Marina Calamo Specchia, Anna Maria Poggi, Sergio Foà, Luca Nivarra, Paolo Cappellini, Maurizio Borghi, dal magistrato emerito di Cassazione Giuseppina Leo, da Geminello Preterossi e Pasquale De Sena, entrambi membri della Commissione DuPre, dagli economisti Guido Viale e Vladimiro Giacchè, e ancora da Carlo Freccero, Vauro Senesi, Moni Ovadia, Franco Cardini, Marco Guzzi, dall’ex ambasciatore Alberto Bradanini e dai giornalisti Manlio Dinucci, Germana Leoni e Marinella Correggia e sono stati depositati in Cassazione il 2 marzo scorso. Invito tutti a dare una mano, leggendo dettagli e modalità di partecipazione presenti sul sito https://generazionifuture.org/ Ci vediamo in piazza il 22 aprile!”, conclude.
I commenti degli utenti
Il ritorno sulla scena dell’ex Sindaca di Roma non ha mancato di suscitare una certa polemica e i commenti degli utenti sotto al suo post non si sono fatti attendere: ‘Ma allora ci sei, c’avevi fatto preoccupa’, ironizza un utente al quale ne fa eco un altro: ‘Ancora tu?…..Ma non dovevamo vederci più?’. Insomma, tra chi la sostiene con applausi ed apprezzamenti e chi invece si mostra maggiormente critico nei suoi confronti, non si può certamente dire che la Raggi sia passata inosservata.
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