Roma. Le truffe agli anziani, meglio note anche come ”truffe del nipote”, sono una vera e propria piaga per il territorio, capitolino e non solo. Anche nell’entroterra laziale, le cronache, e noi stessi per primi, vi abbiamo raccontano le modalità con le quali normalmente si consumano tali reati. Nella maggior parte dei casi, i colpi vanno a segno, purtroppo. Le vittime, sono quasi sempre gli anziani, perché considerati soggetti fragili, indifesi, incapaci di reagire in caso di scoperta dell’imbroglio.
“Signora, suo nipote ha bisogno di un bonifico”. Boom di truffe telefoniche agli anziani di Roma Sud
Roma: nonnina di 88 anni truffata da un 16enne
L’ennesimo caso si è verificato, questa volta proprio a Roma, in zona Tor Vergata. Qui i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno denunciato in stato di libertà un giovane di soli 16 anni originario di Napoli, gravemente indiziato del reato di truffa in danno di una persona anziana. La modalità impiegata è sempre la stessa: si è finto il nipote della donna per adescarla a telefono, poi si è presentato a casa sotto il profilo di un rappresentante delle Poste Italiane che doveva consegnare un pacco in cambio, ovviamente di denaro. Ecco i dettagli.
La dinamica della truffa e il fermo
I fatti risalgono al 29 marzo scorso, quando una persona ha chiamato l’anziana signora, una cittadina 88enne, residente nel quartiere di Tor Vergata, spacciandosi per il nipote, riferendogli che sarebbe passato un addetto delle poste per ritirare del denaro in cambio di un pacco. Poco dopo, presso l’abitazione si è presentato l’indagato a cui l’anziana ha consegnato tutto l’oro che aveva pur di ritirare quel pacco per il nipote. Sfortunatamente per lui, mentre andava via è stato intercettato dal figlio dell’anziano che lo ha bloccato, fino all’arrivo dei Carabinieri. Una volta perquisito, il minore è stato trovato in possesso di diversi gioielli in oro per un valore di circa 15.000 euro. Si precisa, infine, che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.