Omicidio Andrea Fiore. A pochi giorni di distanza dal suo arresto, Daniele Viti avrebbe confessato di aver sparato ed ucciso il 54enne romano. E’ questo quanto emerge dal decreto di fermo del PM nei confronti del complice dell’omicidio, Danilo Rondoni: su loro due infatti, nei giorni scorsi, si era stretto il cerchio delle indagini per far luce sulla morte violenta di Fiore. Ma il colpo fatale, secondo quanto ricostruito, sarebbe partito “per sbaglio”.
Daniele Viti: “Mi sono ritrovato la pistola in mano ed è partita una ‘botta’”
Il quadro che emerge su quanto avvenuto lo scorso 27 marzo in Via di Pisoni a Roma descrive un’azione ai limiti dell’improvvisazione da parte dei due arrestati o comunque una situazione che, di fatto, gli sarebbe sfuggita di mano, culminata poi con il colpo fatale esploso da Daniele Viti. Che però, stando alle sue dichiarazioni, sarebbe partito per errore. Nel corso dell’interrogatorio infatti Viti ha ammesso “di aver sparato” ma soltanto dopo che Rondoni gli aveva messo la pistola in mano. Secondo la ricostruzione infatti i due quella sera si sarebbero presentati a casa della vittima, l’uno (Rondoni) con la pistola in mano, l’altro (Viti), con un’accetta. “Mi ha dato la pistola, mi ha detto reggi, poi ha detto spara, spara e mi è partito un colpo, una botta. Lui è quindi cascato indietro e si è chiuso la porta da solo”, avrebbe dichiarato Daniele Viti nella sua confessione.
L’omicidio a Roma di Andrea Fiore
Quella notte, lo ricordiamo, era stata propria la vittima, poco prima di morire, a chiamare la Polizia. “Aiuto, mi hanno appena sparato, mi stanno uccidendo, correte”, aveva detto l’uomo segnalando il proprio indirizzo al NUE 112. Gli agenti avevano inviato immediatamente una Volante nell’appartamento di via di Pisoni, a poca distanza da Porta Furba (dove, lo ricordiamo, soltanto qualche settimana prima era stato commesso l’omicidio di Luigi Finizio) e lì, riverso a terra sull’uscio di casa, hanno trovato il corpo privo di vita del 54enne. Le successive indagini in poco tempo hanno permesso di risalire agli autori dell’omicidio: il primo ad essere arrestato è stato Daniele Viti, poi il fermo del complice, Danilo Rondoni, a qualche ora di distanza.
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