Oltre 400 mila euro da recuperare per il Comune di Pomezia da alcuni ex amministratori dell’Ente. Si tratta delle somme per cui la Corte dei Conti, con sentenza n. 489/2013/2007/A, ha condannato per danno erariale l’ex Sindaco Aureli e gli ex Consiglieri comunali D’Alessandri, Valentini, Cervoni e Mauro, coinvolti nella tangentopoli pometina del 2001.
“Nonostante gli atti di sollecito e di intimazione al pagamento – spiega il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – gli ex Amministratori condannati non hanno mai provveduto al risarcimento delle somme dovute. Proprio per questo abbiamo attivato alcune azioni esecutive ai danni degli interessati dal provvedimento, affinché venga restituito al Comune ciò che gli è stato tolto”.
“Queste – prosegue – sono nel dettaglio le azioni messe in campo:
a) pignoramento immobiliare nei confronti di un bene del Sig. Cervoni (abitazione in altro Comune);
b) pignoramento della partecipazione sociale del Sig. D’Alessandri nella società D’Alessandri Fiorenzo & C S.r.l.;
c) pignoramento della partecipazione sociale della quota del Sig. D’Alessandri nella società in accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo Holding;
d) pignoramento presso terzi nei confronti della società in accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo in Holding (di cui D’Alessandri è socio accomandatario) che controlla altre società di capitali riconducibili allo stesso”.
Anche sul fronte ex Consorzio per l’Università di Pomezia l’attività dell’Amministrazione prosegue.
“Abbiamo richiesto al Tribunale di Velletri – continua il Primo Cittadino – la risoluzione, per grave inadempimento, dei contratti di gestione nei confronti delle società morose degli impianti sportivi di Selva dei Pini. E’ oltre un anno infatti che la società che gestisce i campi da tennis, Associazione Tennis Club; la società che gestisce il campo da calcio grande, Promozioni Sportive S.r.l. e l’associazione Culturale Selva dei Pini che gestisce il Club House con area ristorante, non corrispondono il canone di gestione al Comune”.
“La nostra Amministrazione lavora da sempre per il benessere collettivo della cittadinanza – conclude Fucci nel comunicato stampa diffuso dal Comune – Chi ha sbagliato deve pagare: è un obbligo per chi ha subito condanne e un diritto della Città a vedersi restituito quanto in passato gli è stato tolto. Nel prossimo mese di maggio si terrà presso il Tribunale di Roma, Sezione delle Imprese, la prima udienza del giudizio di responsabilità nei confronti dell’ex Presidente Crosti e di numerosi ex amministratori del Consorzio per l’Università di Pomezia. Nei loro confronti chiediamo la condanna al risarcimento di danni quantificati in oltre 3 milioni di euro per le gravi irregolarità riscontrate nella gestione del Consorzio”.