Roma. Sono due le inchieste aperte dalla Procura capitolina sull’illecita procedura che avveniva all’interno dell’ufficio condoni del Campidoglio. Nella fattispecie, una sezione parallela di quest’ufficio – su commissione ed in modo illegale – gestiva le pratiche manipolando le richieste e facendo così ottenere concessioni e sanatorie non dovute. Complessivamente gli indagati sono 60 e, sommando i fascicoli, sono 16 i dipendenti pubblici accusati di corruzione. Ancora, in dodici sono della società risorse per Roma, tre lavoravano invece all’ufficio condoni e uno all’Agenzia delle Entrate.
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La corruzione e gli scambi di favori in cambio di soldi e regali
Notificato agli indagati un avviso di conclusione delle indagini e l’ultimo fascicolo che è stato chiuso dagli inquirenti riguarda 20 persone. In questo caso il sistema era gestito da un funzionario del Campidoglio assegnato all’Ufficio del condono edilizio. L’uomo avrebbe ricevuto regali e denaro da una decina di persone in cambio delle verifica dello stato delle pratiche così da metterle su una corsia preferenziale, falsificando spesso la documentazione in modo da ottenere sanatorie e concessioni. Oltre che di corruzione, l’uomo è anche accusato di accesso abusivo al sistema informatico. Ma i casi contestati dalla procura sono diverse decine.
Indagato anche un noto ristoratore
Ad esempio, su richiesta di un addetto alla fatturazione del servizio di calcolo degli oneri, anche lui indagato, il funzionario in questione avrebbe analizzato una quindicina di pratiche di concessioni in sanatoria. Per l’accusa l’uomo avrebbe presentato false perizie in modo da favorire il proprio cliente. Ed ancora, indagata anche un’altra dipendente dell’ufficio condono edilizio che sarebbe stata pagata sottobanco per favorire le pratiche di un geometra. Ma non finisce qui. Tra i clienti ci sono anche nomi noti come ad esempio quello gestore di un famoso ristorante romano sito in via dei Genieri e frequentato da calciatori e vip che avrebbe consegnato del denaro per sanare degli abusi edilizi, la cui edificazione era però avvenuta fuori termine.