Detenuto trovato morto nel carcere di Viterbo, aveva 26 anni. Poche ore prima aveva chiamato a casa per dire che “stava bene”. Mistero intorno a un giovane detenuto, trovato morto nella casa circondariale del viterbese. Una situazione su cui la Procura vuole vederci chiaro, perché avvenuta in maniera improvvisa e soprattutto dopo una chiamata del giovane alla propria famiglia, dove rassicurava i genitori di stare bene nonostante la detenzione.
Giovane detenuto trovato morto nel carcere di Viterbo
Il ragazzo stava scontando una pena di quattro anni, considerato che era stato ritenuto colpevole di una rapina e un incendio all’interno di un borgo di Latina nel 2021. Dinamiche di cui stava scontando la pena, ma che sicuramente mai avrebbero dovuto portarlo alla morte. Il giovane era residente a Latina, ed è stato trovato morto dagli agenti di polizia penitenziaria alle 8 di ieri mattina, 26 marzo 2023. Il ragazzo era di origine rumena, ma non è chiaro se all’origine del decesso possano esserci screzi di tipo etnico con altri detenuti.
Secondo le prime perizie effettuate dagli inquirenti e il medico legale, il ragazzo sarebbe morto nel sonno. E’ plausibile la pista del malore, considerato che sul corpo non erano presenti segni di violenza. Lascia però perplessi la casualità di questo decesso, avvenuta in concomitanza con una telefonata ai parenti del giovane. All’interno della chiamata, il giovane aveva ribadito in più riprese di stare bene ai propri cari, non facendo trapelare malesseri o inquietudini neanche al personale del carcere.
Suicidi e morti in carcere
Certo, il carcere rimane un luogo enigmatico, soprattutto per il rapporto tra detenuti. Semmai ci siano faide tra loro, spesso tali dinamiche vengono nascoste così bene che neanche gli agenti le riescono a individuare. Sul decesso, ogni pista comunque rimane aperta. Servirà capirà anzitutto la causa del decesso per poter aprire un’ipotesi, in una risposta che potrà arrivare solo dal risultato dell’autopsia.