Stanno cercando testimoni i familiari e gli amici dell’uomo che domenica sera, nel giorno della festa del papà, è stato investito da uno scooter, un Suzuki Burgman. Lui, italiano di 66 anni, stava attraversando la strada a Roma, sulla Circonvallazione Cornelia, all’altezza del civico 65, lì dove c’è il semaforo quando, improvvisamente, poco dopo le 22, è stato falciato dal mezzo a due ruote. Un impatto violentissimo, la corsa disperata in ospedale, poi la morte sopraggiunta poche ore dopo nonostante i medici del Gemelli abbiano tentato di fare di tutto.
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Investimento mortale sulla Circonvallazione Cornelia
L’uomo, Maurizio Brandi, si trovava ad un attraversamento semaforico quando è stato investito dallo scooter. Ora bisognerà capire l’esatta dinamica: tutto è nelle mani degli agenti del XIII Gruppo Aurelio della Polizia Locale, che sono intervenuti sul posto e hanno eseguito i primi rilievi. Inizialmente l’incidente, come ci hanno spiegato, non sembrava essere così grave: l’uomo investito era vigile, parlava. Poi, però, qualcosa sarà andato storto: forse un’emorragia interna e la morte sopraggiunta qualche ora dopo quell’impatto, in ospedale. Lì, al Policlinico Gemelli, dove lui era stato portato in codice rosso.
Alla guida del mezzo a due ruote, invece, un uomo italiano di 60 anni, che è stato trasferito in codice giallo per tutte le cure del caso all’Aurelia Hospital. L’uomo si è fermato a prestare soccorso, era lucido. E l’incidente non sembrava essere così grave, almeno in un primo momento. Nessuno si aspettava quel drammatico epilogo.
La ricerca testimoni
I familiari dell’uomo investito, papà di tre figli, due di quasi 42 anni, uno di quasi 40 e e uno di 18, stanno cercando testimoni, qualcuno che abbia assistito all’incidente e possa fornire delle informazioni utili. “Non sappiamo se ci siano o meno dei testimoni oculari, lui stava rientrando a casa e non è morto sul colpo. È stato trasportato vigile al pronto soccorso, poi nella notte, intorno alle 2.30, ci hanno telefonato per comunicarci il decesso”. Il 66enne è morto a causa di un’emorragia interna, dovuta all’urto. “Tutto è nelle mani della Procura della Repubblica di Roma, è stata fatta l’autopsia, ma noi cerchiamo testimoni per capire l’esatta dinamica” – ci ha spiegato un familiare della vittima. L’ennesima vittima con quella scia di sangue sulle strade di Roma che sembra non voglia arrestarsi.
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