Acilia, Roma. Lo avevano allontanato dal centro cinofilo presso il quale doveva tenere un corso in qualità di addestratore, ma il risentimento gioca brutti scherzi. Così l’uomo in questione, con l’aiuto di un complice, è ritornato sul posto e per ben due volte ha tentato di dare fuoco alla struttura dalla quale era stato ”rinnegato”. Ecco cosa è successo nei due rispettivi episodi incendiari.
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Acilia, lo allontanano dal centro cinofilo e lui si vendica col fuoco
I Carabinieri della Stazione di Roma Acilia hanno notificato un’ordinanza applicativa della misura dell’obbligo di presentazione alla PG, emessa il 16 marzo dal Tribunale di Roma, nei confronti di due uomini, perché gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di tentato incendio e di incendio doloso ai danni di un centro cinofilo in via Giuseppe Molteni.
Due episodi incendiari nello scorso ottobre 2022
Nel primo episodio, avvenuto la notte del 2 ottobre 2022, le fiamme, domate dai Vigili del Fuoco, avevano danneggiato soltanto il vano di accesso e il tendone esterno del centro. Sul posto fu rinvenuto materiale accendi-fuoco del tipo “diavolina”. Nel secondo episodio, invece, la notte del 19 ottobre 2022, le fiamme danneggiarono effettivamente parte della struttura del centro cinofilo senza, per fortuna, provocare feriti.
Le indagini da parte dei carabinieri
Scattate le indagini, i Carabinieri della Stazione di Roma Acilia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno iniziato ad analizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste nell’area e le vie limitrofe, riuscendo in tal modo ad intercettare un’autovettura e quindi a risalire a due persone, di 38 e 34 anni, ora gravemente indiziati di essere i responsabili. Dalle indagini, si ipotizza quale movente degli incendi, l’allontanamento dal centro del 38enne, in precedenza incaricato di tenere un corso come addestratore cinofilo. Si precisa che gli indagati devono ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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