Home » News » Come conservare il tappeto persiano

Come conservare il tappeto persiano

Pubblicato il
tappeto persiano

I tappeti orientali impreziosiscono le nostre dimore, rendendole per noi uniche e comfortevoli, il loro massimo utilizzo avviene durante il periodo invernale,  in quanto si ha la tendenza di vivere meno all’aria aperta, questo fa sì che i manufatti persiani o di altre provenienze vengano maggiormente adoperati.

Ovviamente necessitano di una conservazione ben puntuale ed efficace,  ebbene conservare il tappeto per il più tempo possibile lasciando inalterata la luminosità e la vivacità dei colori è opportuno usare un qualsiasi aspirapolvere, senza preferenza di brand, ma prestare attenzione a quale accessorio tocchi la superficie del vello di ogni tappeto in modo da non creare attrito e frizioni meccaniche che andrebbero a ridurre consumando il vello, riducendo la durata e con esso il pregio del tappeto abbassando la sua quotazione .

 Il valore di un’opera d’arte passa dalla sua conservazione cita Massimiliano Riccardi C.E.O di Art&tappeti specializzato nella conservazione e lavaggio tappeti persiani a Napoli

E’ in disuso la pratica della battitura all’aria aperta nelle città, addirittura in molti comuni italiani ci sono delle norme comunali e regolamenti condominiali dove vietano l’esposizione dai balconi dei tappeti con il divieto alla battitura per fini di decoro, ma soprattutto per l’enorme impegno che arreca fisicamente per giunta con scarsi risultati in termine di pulitura.

Il ruolo dell’aspirapolvere

Un’aspirapolvere dotato di una bocchetta terminale senza setole è l’accessorio che consente una buona conservazione per la rimozione delle polveri trattenuta dal vello. Le polveri sottili trattenute elettrostaticamente dalle lane se lasciate sulla superficie dei tappeti con gli sbalzi di temperatura e pressione favoriscono ad un fenomeno di abrasione dei pigmenti naturali, alterando così i colori, ma soprattutto le polveri seccano le trame interne non facendo respirare il tappeto, creando tensioni in seguito alla quantità di polvere accumulata. Questo nel medio e lungo periodo contribuisce all’indebolimento in alcune aree del tappeto formando piccoli tagli lungo gli orditi mettendo a rischio il pregio del tappeto.

Il ruolo fondamentale della bocchetta

Quindi di buona prassi è corretto una o due volte a settimana aspirare i tappeti per rimuovere la polvere superficiale, con una bocchetta senza rotori e né spazzole, osservare che la parte interna della bocchetta sia composta da una piastra metallica pressopiegata liscia, che forma canali di aspirazione che si collegano al foro d’ingresso delle polveri in modo da sollevare attraverso la forza aspirante solamente le polveri e convogliarle in un flusso d’aria direttamente nel sacchetto. Assicurarsi che la cura con l’aspirapolvere venga eseguita correttamente compiendo passaggi d’aspiratura sia sul vello che nell’interno del tappeto.

I tappeti hanno per caratteristiche di annodatura un verso liscio e un verso ruvido, quindi ebbene aspirare sia sulla superficie seguendo il senso liscio e sia verso il controvello in modo da rimuovere anche sotto il vello la polvere trattenuta. Fare in modo che la bocchetta senza setole si adagi completamente sul vello e la forza aspirante faccia effetto ventosa. Sentirete il motore tirare il tappeto, in quel preciso istante, avviene la “decompressione” dell’apparecchio esercitando al meglio l’aspirazione , questa è la fase più importante da tenere a mente per una corretta aspiratura. In questo modo si rimuovono le polveri senza danneggiare il tappeto.

Il lavaggio ad acqua

Abituati alla conservazione ordinaria, i tappeti per mantenersi in forma e conservarsi nel tempo è opportuno eseguire lavaggi specializzati che rigenerano le fibre, l’apporto di acqua con l’ausilio di detergenti tessili mirati vanno a recuperare lo stato delle fibre mantenendoli sempre morbidi e puliti.

Il lavaggio tappeti persiani a Napoli o come nelle altre metropoli italiane con un tasso di inquinamento atmosferico più alto, deve essere eseguito con cadenza annuale o poco più, contribuisce all’idratazione delle trame e dell’annodatura, riducendo la rigidità dei filati interni ma soprattutto riducendo il rischio di spolvero dei filati, fenomeno che compare con il decomporsi delle fibre nel tempo. La rigenerazione deve essere eseguita dopo un’attenta analisi del manufatto da competenti del settore, in grado di valutare i giusti interventi e trattamenti benefici per quel tipo di tappeto tenendo conto del suo utilizzo trascorso e stato conservativo.

Come riporre i tappeti

Dopo tutto l’inverno, un trasloco oppure si hanno lavori di ristrutturazione è giusto riporre per il tempo necessario un tappeto persiano. Se non si richiede un lavaggio e lo si vuole semplicemente conservare, allora, per prima cosa è importante aspirarlo bene sia dalla parte del vello che dal retro.

Avvolgerlo, per evitare tensioni alle trame e formare pieghe, in fogli di quotidiano e aggiungere naftalina o canfora per evitare il proliferarsi delle tarme. Avvolgerlo possibilmente intorno ad un tubo o rotolo di cartone spesso, in modo da non fargli subire schiacciamenti. Impiegare pellicole o cellophane per avvolgerlo, sigillando con del nastro adesivo mettendolo a riparo in questo modo da infiltrazioni d’acqua.

Conclusioni

Fare attenzione a dove si ripone il tappeto, preferibile in orizzontale su qualche scaffale o armadio, mai in verticale e soprattutto in ambienti umidi per evitare che assorba l’umidità di risalita e lo faccia marcire. Un luogo ben asciutto e ventilato è l’ideale. Consiglio: non tenere per moltissimo tempo i tappeti riposti e subito dopo effettuate loro almeno un lavaggio per evitare che si possa deformare.

 
Impostazioni privacy